Croazia. Carburanti: prezzi bloccati ancora almeno per un mese

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Croazia. Carburanti: prezzi bloccati ancora almeno per un mese

Il governo manterrà bloccato ancora per almeno un mese il prezzo dei carburanti. Inoltre, fino all’aprile prossimo, ossia fino alla fine della stagione del riscaldamento, il prezzo del gas in Croazia non dovrebbe aumentare. Lo ha confermato il primo ministro Andrej Plenković in margine al Convegno promosso ieri ad Abbazia dalla Società croata degli economisti (HDE). Affrontando l’argomento con i giornalisti, il premier Andrej Plenković ha rilevato che l’Esecutivo ha la possibilità di mantenere bloccati i prezzi della benzina, del gasolio e del gas per automobili fino a tre mesi. Motivando le ragioni che hanno spinto l’Esecutivo a ricorrere a questa misura, Andrej Plenković ha rilevato che una delle priorità del governo consiste nello scongiurare le fratture all’interno della società, in particolare in un periodo delicato contraddistinto dalla pandemia. “Lavoriamo nell’interesse dei cittadini e dello standard della nostra gente. Non possiamo consentire che una potenziale valanga di fallimenti, per non parlare dei licenziamenti che ne scaturirebbero, metta a repentaglio l’esistenza di una miriade di famiglie”, ha detto il presidente del governo, Andrej Plenković, ricordando che la Croazia a livello continentale è uno dei Paesi con il più basso prezzo dell’energia elettrica. Il primo ministro ha annunciato pure che nel 2022 il governo ha in piano di mettere sul tavolo risorse aggiuntive destinate al finanziamento degli indennizzi sociali e dei contributi destinati alla copertura delle spese dei permessi di maternità e paternità…
Una misura che l’UE ci invidia
I Banski dvori hanno bloccato il prezzo della benzina (a 11,10 kune al litro) e del diesel (11 kune al litro) il 14 ottobre scorso, nell’intento di tutelare i consumatori dagli scossoni dovuti dall’incremento galoppante delle quotazioni del greggio sui mercati internazionali. Ieri il prezzo dell’oro nero si è avvicinato alla soglia degli 85 dollari al barile. Una decisione, che a detta del premier Andrej Plenković ha suscitato l’ammirazione di molti leader europei, che avrebbero anzi chiesto a Zagabria di condividere con loro la formula adottata per poter attuare questa manovra.

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