Croazia, cala il numero degli aborti. Fiume e Istria al top

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Croazia, cala il numero degli aborti. Fiume e Istria al top
Una recente manifestazione a Zagabria contro le leggi restrittive sull'aborto in Croazia.

Fiume all’avanguardia anche in questo settore. Nel corso del 2021 in Croazia sono stati effettuati 1.774 aborti su richiesta delle donne, mentre il numero complessivo delle interruzioni di gravidanza  è diminuito di un quarto rispetto a quindici anni fa. Lo evidenzia il rapporto dell’Istituto nazionale per la salute pubblica (Hzjz) per il 2021. Nel 2006, infatti, sono state registrate 10.224 interruzioni di gravidanza, mentre l’anno scorso 7.712. Nel numero complessivo rientrano gli aborti eseguiti in base a varie indicazioni mediche, compresi le interruzioni spontanee, malformazioni dei feti e altre patologie.

Dicevamo di Fiume: nel capoluogo quarnerino, infatti, è stato effettuato il maggior numero di aborti su richiesta delle donne (327). Segue il Merkur di Zagabria (284), mentre in terza posizione troviamo l’ospedale di Pola con 228 interruzioni di gravidanza.

Ai sensi della legge in vigore in Croazia, l’aborto può essere effettuato in modo legale entro dieci settimane dal concepimento, senza dover richiedere l’assenso della commissione preposta, com’è successo nell’88% dei casi. Non si è verificato nemmeno un caso fatale.

L’aborto è stato praticato soprattutto da donne tra i 30 e i 29 anni d’età (44,8%) e dalle ventenni (38,9%). Comunque, va ricordato che questi dati si riferiscono soltanto alle interruzioni ufficiali  effettuate negli ospedali croati, mentre esiste una “zona grigia” in questo settore, poiché molte donne si rivolgono a cliniche private e si recano all’estero per interrompere le gravidanze dopo le dieci settimane dal concepimento o in caso di malformazioni del feto…

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