Croazia. Al via la nuova normalità

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Croazia. Al via la nuova normalità

La mezzanotte scorsa in Croazia è scattato l’alleggerimento delle misure antiCovid che resteranno in vigore fino alla metà del mese di giugno. La Task force della Protezione civile nazionale ha optato per un consistente ammorbidimento delle restrizioni visto che la situazione epidemiologica è sempre più favorevole. Da oggi pertanto i ristoranti e le gelaterie (rispettando severe misure antiepidemiche) possono accogliere gli ospiti anche negli spazi chiusi e non solo sulle terrazze. Le panetterie rimarranno aperte fino alle 23, dunque un’ora in più, come pure casinò e ricevitorie. Dalle 23 alle 6 del mattino rimarrà il divieto di vendita di bevande alcoliche. Riaprono scuole di danza e ludoteche. Si possono promuovere fiere all’aperto, ma i visitatori dovranno indossare la mascherina come pure i passeggeri a bordo dei mezzi di trasporto pubblico. Inoltre, per quanto riguarda il regime ai confini, da oggi i bambini fino ai 12 anni accompagnati dai genitori che saranno in possesso del certificato vaccinale, o di quello che attesta la guarigione dal coronavirus oppure dell’attestato sulla negatività al tampone, non devono esibire il test negativo al Covid oppure sottostare all’isolamento domiciliare.
A tirare un forte sospiro di sollievo per l’allentamento delle misure antiepidemiche è il settore del wedding. Infatti il comparto può ripartire: ai matrimoni possono prendere parte fino a 120 invitati, la festa però si dovrà concludere entro le 23. Gli organizzatori avranno il compito di verificare se tutti i partecipanti all’evento (non solo gli ospiti, ma anche tutto il personale coinvolto, come ad esempio i musicisti) siano vaccinati, guariti o negativi al Covid. Il comparto del wedding ha avuto un calo del giro d’affari che supera l’80 per cento e quello del catering del 90 per cento. “L’attuale alleggerimento delle misure e quello che si dovrebbe avere dopo il 15 giugno porterà a un consistente aumento delle entrate; però si dovrà fare i conti con un altro problema, ossia con la mancanza di personale in quanto migliaia di persone hanno abbandonato tale attività per dedicarsi ad un’altra”, ha dichiarato Jurica Protić, proprietario di un’impresa di catering. Ma c’è pure un altro interrogativo che assilla il comparto del wedding. “Un considerevole numero di persone non è stato ancora vaccinato oppure non è guarito dal coronavirus, pertanto dovrà essere sottoposto al tampone. Abbiamo proposto che vengano effettuati i test antigenici rapidi direttamente sul posto in cui si svolgerà l’evento, anche perché costano meno di quelli effettuati presso gli Istituti per la salute pubblica o in cliniche private, ma da chi di dovere non abbiamo ancora ricevuto alcuna risposta in merito”, ha detto Protić.
Intanto il ministro della Sanità Vili Beroš non nasconde la propria soddisfazione per il miglioramento del quadro sanitario. Per il tramite di Twitter ha fatto sapere che “finalmente dopo un lungo periodo le ospedalizzazioni sono scese sotto quota mille e il numero dei pazienti attaccati al respiratore è inferiore a 100”.

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