Il governo croato ha respinto numerose proposte di modifica al bilancio statale per il 2025 avanzate dall’opposizione, durante una seduta di dibattito parlamentare. Tra queste, spicca la richiesta di Ivica Baksa (Nps) di abolire il pagamento obbligatorio del canone televisivo per i pensionati, coprendo i mancati introiti con 55 milioni di euro dal bilancio statale. La proposta è stata bocciata dal rappresentante del governo, riporta l’agenzia Hina.
Anche altre richieste significative sono state rifiutate, tra cui quelle di Miro Bulj (Most), che proponeva: 100 milioni di europer rendere gratuiti gli asili nido per tutti i bambini, equiparandoli alle scuole primarie già finanziate dallo Stato, nonché un fondo equivalente per coprire i costi operativi delle squadre di Vigili del fuoco. Bulj ha argomentato che, se la frequenza agli asili è obbligatoria, lo Stato dovrebbe sostenerne i costi. Tuttavia, il governo non ha accolto la proposta.
Un’altra richiesta di Bulj, relativa all’assegnazione di 5 milioni di euro per rafforzare la presenza militare ai confini in risposta all’ingresso di migranti illegali, è stata ugualmente respinta.
Le proposte di Marin Miletić (Most) per finanziare iniziative come un software per un sistema di e-referendum, migliorare le condizioni abitative dei lavoratori pubblici in Istria, e costruire una nuova palestra di tiro a segno Fiume, hanno subito la stessa sorte. Il ministero dell’Interno ha chiarito che la palestra di tiro è già inclusa nei piani per la riqualificazione futura.
La stessa risposta è stata data alla Dieta democratica istriana (Ids-Ddi) che chiedeva 1,6 milioni di euro per la ristrutturazione della stazione di polizia di Pisino. Secondo il governo, la struttura è già destinata a un progetto di riqualificazione energetica.
Sul fronte culturale, sono stati respinti anche gli emendamenti del gruppo Možemo, che richiedeva fondi per: restaurare film classici croati su pellicola (2 milioni di euro) e promuovere il cinema croato con un incremento di 6,2 milioni di euro.
La deputata Urša Raukar Gamulin, promotrice di queste iniziative, ha criticato duramente la decisione. Nonostante il sostegno di alcuni rappresentanti del partito di governo (Hdz) e del ministro delle Finanze, l’emendamento è stato respinto, presumibilmente a causa di una decisione del ministero della Cultura. Il governo ha risposto che i fondi per le attività audiovisive sono stati aumentati per il 2025, inclusi investimenti significativi nel restauro cinematografico.
Nel complesso, il Parlamento ha discusso 219 emendamenti, il numero più basso mai registrato per un bilancio statale. La maggior parte delle proposte è stata respinta, con il governo che ha difeso il proprio piano come già adeguato alle priorità nazionali. La votazione finale sul bilancio avrà luogo venerdì 6 dicembre.
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