Croazia. A grandi passi verso la pensione di reversibilità

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Croazia. A grandi passi verso la pensione di reversibilità
Foto: Roni Brmalj

Anche in Croazia la pensione di reversibilità s’appresta a diventare una realtà, in linea con gli accordi politici già presi tra i partner della maggioranza. Il governo di Andrej Plenković ha messo a punto e inoltrato ieri al vaglio del Sabor una proposta di modifica e integrazione della Legge sull’assicurazione previdenziale tesa a fare in modo che il coniuge di una persona deceduta possa ereditare una parte della quiescenza del defunto partner, senza dover rinunciare alla propria. Finora, si ricorda, l’ordinamento croato imponeva al coniuge superstite di scegliere se usufruire della propria, oppure della pensione del consorte deceduto.
Se la manovra sarà approvata si stima che a beneficiare della misura saranno in prima battuta circa 155mila persone. Illustrando la manovra il ministro del Lavoro, del Sistema pensionistico, della Famiglia e delle Politiche sociali, Marin Piletić ha dichiarato ieri che il reddito mensile disponibile dei beneficiari delle pensioni di reversibilità dovrebbe aumentare in media di 5.010 kune.
Sventato il rischio povertà
“L’aumento della proporzionalità (al costo della vita) delle pensioni, oltre al mantenimento della sostenibilità del sistema previdenziale, rappresenta uno degli obiettivi primari, nonché una delle priorità chiave del programma di governo fino al 2024, con il quale ci siamo impegnati a prenderci cura di oltre 1,2 milioni di pensionati”, ha dichiarato Piletić, ribadendo che l’Esecutivo lavora assiduamente allo scopo d’estendere i diritti materiali dei pensionati. “I pensionati che a causa della morte del coniuge o del partner di fatto rimangono senza una parte rilevate del reddito familiare corrono il rischio di precipitare nella povertà. Il fatto di poter continuare a intascare la propria pensione e parzialmente pure quella del coniuge scomparso dovrebbe mitigare le conseguenze legate al calo del reddito disponibile”, ha detto il ministro. “Ritengo che in questo modo il governo abbia lanciato un chiaro segnale, testimoniando l’attenzione che lo contraddistingue nei confronti dei pensionati single, i più esposti al rischio povertà”, ha rilevato Piletić.
Gli assegni aumenteranno
La pensione di reversibilità non è l’unica novità prevista dalla riforma previdenziale. Marin Piletić ha annunciato che sarà aumentato il fattore per il computo delle pensioni familiari, che dovrebbero così lievitare del 10 p.c. I 136 mila fruitori delle pensioni familiari dovrebbero così veder aumentare in media di circa 250 kune il loro reddito mensile. Inoltre le pensioni familiari dovrebbero lievitare pure in virtù dei nuovi parametri di allineamento straordinario delle quiescenze più basse (+1,5 p.c. dal 1º gennaio e +1,5 p.c. dal 1º gennaio 2025). “Queste modifiche di legge interesseranno 287mila fruitori delle pensioni più basse”, ha notato il ministro.
Stipendio e quiescenza insieme
Piletić ha rilevato che ai sensi della nuova legge non sarà più possibile pignorare a causa di debiti le pensioni familiari intestate ai minori. I titolari maggiorenni delle medesime, a loro volta manterranno il diritto a percepire la pensione familiare e a lavorare a metà orario di lavoro. A proposito del diritto di coniugare lo stipendio e la pensione, il ministro ha detto che la nuova normativa equiparerà i diritti dei Vigili del fuoco professionisti a quelli degli agenti di Polizia e ai militari congedati prima del 1999. In altre parole una volta maturato il diritto alla pensione i pompieri potranno intascare l’importo integrale della loro pensione e continuare a lavorare a mezzo servizio, oppure lavorare a tempo pieno e intascare oltre allo stipendio pure metà della pensione. Stando alle valutazioni del Ministero del Lavoro, del Sistema pensionistico, della Famiglia e delle Politiche sociali le misure previste dalla proposta di modifica della Legge in oggetto costeranno nel 2023 alle Casse dello Stato circa 1,217 miliardi di kune.

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