Croazia. 3.700 roghi divampati nel 2024

0
Croazia. 3.700 roghi  divampati nel 2024
Andrej Plenković ha incontrato i vigili del fuoco di Macarsca (foto: Ivo Cagalj/PIXSELL)

Quest’anno in Croazia sono divampati circa 3.700 incendi boschivi. Uno di questi è scoppiato ieri nei pressi di Sebenico minacciando alcune abitazioni che, fortunatamente, sono state salvate dal pronto intervento dei vigili del fuoco. Il dato è stato reso noto dal premier Andrej Plenković che ieri ha effettuato un sopralluogo nelle zone di Tučepi e Podgora colpite nei giorni scorsi da vasti incendi. Il primo ministro ha dichiarato durante il suo soggiorno a Makarska (Macarsca) che la situazione nelle aree interessate dai roghi sia a Gornji Tučepi che a Gornja Podgora è buona. Il fronte di fuoco è stato lungo 18 chilometri e ha visto all’opera 1.060 pompieri. Andati distrutti 800 ettari di terreno.
“Fortunatamente non ci sono stati feriti, nessun edificio è stato danneggiato dalle fiamme e i danni nel Parco naturale del Biokovo sono meno importanti rispetto a quanto erano sembrati in un primo momento”, ha detto Plenković dopo la visita ai pompieri e l’incontro con i vertici della Comunità croata dei vigili del fuoco a Macarsca.
Il premier ha sottolineato che, sulla base dell’esperienza, si dovrebbero compiere sforzi per migliorare la prevenzione, la percorribilità delle strade forestali antincendio, in modo che i vigili del fuoco e i veicoli possano raggiungere i luoghi in cui i velivoli antincendio non sono in grado di operare durante le ore notturne o a causa del forte vento. Ha aggiunto che è necessario trovare dei meccanismi per incoraggiare i proprietari a pulire i lotti di terreno abbandonati.
“Se da una parte avete un bellissimo uliveto o un vigneto, e dall’altra un’area incolta che, in caso di incendio, causerebbe ulteriori danni ai terreni circostanti, allora dobbiamo trovare un modo per far sì che i proprietari siano più responsabili”, ha detto Plenković soffermatosi pure sugli stipendi dei vigili del fuoco annunciando che dopo la decisione del governo di aumentare le paghe dei pompieri (l’Esecutivo statale ha approvato l’aumento dell’aggiunta al coefficiente di base per il computo degli stipendi dei vigili del fuoco in base al quale la paga di un pompiere principiante potrebbe ammontare a circa 1.300 euro), il prossimo compito sarà quello di concordare, in collaborazione con le società dei vigili del fuoco volontari, lo standard minimo, quale potrebbe essere l’importo finanziario che le unità locali potranno sostenere e quali ulteriori mosse può compiere il governo attingendo dal Bilancio statale per sostenere i vigili del fuoco.

Carenza di vigili del fuoco volontari
“Non è facile per i comandanti delle società dei vigili del fuoco volontari stagionali trovare persone interessate ad indossare l’uniforme dei pompieri durante la stagione visti gli stipendi troppo bassi rispetto a quelli che potrebbero ricevere lavorando in altri settori, come quello della ristorazione, alberghiero o turistico”, ha osservato il primo ministro.
Per quanto riguarda l’equipaggiamento a disposizione dei vigili del fuoco, Plenković ha sottolineato che non ci sono state lamentele concernenti la mancanza di attrezzature. Ha colto infine l’occasione per ringraziare i pompieri e i piloti di Canadair ed Air Tractor per l’encomiabile lavoro svolto fin qui nella lotta agli incendi.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display