
Il governo ha presentato oggi, mercoledì 16 ottobre, al Parlamento una proposta di modifica alla legge sul mercato del lavoro, introducendo importanti cambiamenti volti a migliorare le condizioni per i disoccupati, i giovani e gli studenti. Tra le principali novità, l’aumento dell’indennità di disoccupazione nel periodo compreso tra il 91° e il 180° giorno, che passerà dal 30% al 35% della base retributiva, e la riduzione del tempo necessario ai giovani per maturare il diritto all’indennità.
Il ministro del Lavoro, della Previdenza sociale, della Famiglia e delle Politiche ociali, Marin Piletić, ha spiegato che queste modifiche rispondono a uno degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). In particolare, l’aumento dell’indennità di disoccupazione per il periodo compreso tra il 91° e il 180° giorno è stato pensato per garantire una maggiore sicurezza sociale ai disoccupati, incentivandoli al contempo a cercare un’occupazione adeguata.
In base al documento governativo, l’indennità per il periodo specificato non potrà superare il 40% dello stipendio netto medio percepito nei dodici mesi precedenti in Croazia. Nei primi 90 giorni di disoccupazione, l’indennità rimane pari al 60% della base retributiva.
Un’altra novità riguarda i giovani fino ai 30 anni: per loro sarà ridotto il periodo minimo di lavoro richiesto per avere diritto all’indennità di disoccupazione, passando da 9 a 6 mesi di lavoro nei precedenti 24 mesi. Inoltre, sarà consentito proseguire a percepire l’indennità anche dopo brevi periodi lavorativi interrotti consensualmente.
L’esecutivo intende anche rivedere la base di calcolo dell’indennità di disoccupazione, introducendo una combinazione tra lo stipendio e l’indennità di stipendio, se questo risultasse più favorevole rispetto alla base minima.
Infine, il disegno di legge propone una regolamentazione più chiara del lavoro occasionale per gli studenti delle scuole superiori, simile a quello degli studenti universitari. Sarà introdotto un salario minimo per gli studenti, con un incremento del 50% della paga per il lavoro svolto la domenica, nei giorni festivi e non lavorativi. Sono previste sanzioni per chi non rispetterà tali disposizioni.
Nuovi criteri per il salario minimo
Il governo ha inoltre proposto modifiche alla legge sul salario minimo, in conformità con la direttiva europea. La nuova legge prevede che il salario minimo non possa essere inferiore al 50% dello stipendio medio o al 60% dello stipendio mediano del Paese. Nel periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024, il salario minimo lordo sarà fissato a 840 euro.
Tra i nuovi criteri per determinare il salario minimo, ci saranno anche l’andamento della produttività e le variazioni del potere d’acquisto. Inoltre, si prevede l’eliminazione della possibilità per datori di lavoro e sindacati di negoziare salari inferiori al minimo previsto per legge nei contratti collettivi.
Con queste misure, il governo intende sostenere i lavoratori e rafforzare la giustizia sociale nel Paese.
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