Croazia. Affitti brevi, arriva la stretta

Inviato in seconda lettura al Sabor il disegno di legge sulla gestione e la manutenzione degli immobili che impone a tutti i piccoli affittuari di adeguarsi alle nuove norme draconiane entro cinque anni. Immediata la vemente protesta dell’Iniziativa civica che riunisce i locatori

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Croazia. Affitti brevi, arriva la stretta
Case e grattacieli a Pola. Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL

Grandi novità sono in arrivo in Croazia per chi affitta appartamenti ai turisti. Il Governo di Zagabria vuole infatti porre un freno agli affitti brevi e per tale motivo ha inviato all’esame del Sabor (il Parlamento di Zagabria, ndr), in seconda lettura, il disegno di legge sulla gestione e la manutenzione degli immobili. In base alle nuove disposizioni in futuro, il proprietario dell’appartamento dovrà ottenere il consenso preventivo scritto della maggioranza dei due terzi dei condomini se vorrà affittare l’appartamento a breve termine. Un’ulteriore condizione è che tutti i condomini, le cui pareti, pavimenti o soffitti confinano con l’appartamento destinato ad essere utilizzato per l’affitto a breve termine, devono dare il loro consenso. È stato introdotto il concetto di attività silenziose e pacifiche, che possono essere svolte in un condominio. Per tutte le altre sono necessarie la conversione dell’alloggio e il consenso di due terzi dei comproprietari e dei vicini immediati. La novità rispetto alla prima lettura, ha sottolineato il vicepremier e ministro della Pianificazione territoriale, dell’Edilizia e del Demanio, Branko Bačić, è l’imposizione ai proprietari che già affittano appartamenti a breve termine dell’obbligo, entro un periodo di cinque anni, ossia fino al 31 dicembre 2029, di adeguarsi alle disposizioni di legge. In pratica l’obbligo dell’assenso dei condomini varrà alla fine per tutti i piccoli affittuari.

Una novità è anche che il Governo, sulla base di programmi speciali, sovvenzionerà l’installazione degli ascensori nei condomini, e le unità dell’autogoverno locale verranno aiutate anche nell’assetto delle facciate, dato che, ha detto Bačić, che i nuclei storici delle città, a causa dei graffiti e della mancanza di manutenzione, non hanno spesso un aspetto decoroso.

Le nuove disposizioni di legge hanno suscitato la levata di scudi dei piccoli locatori. L’Associazione dei condomini di Zagabria e l’iniziativa civica Salviamo i piccoli affittuari hanno chiesto al Governo di ritirare la legge sulla gestione e la manutenzione degli edifici dalla procedura perché “incompleta e carente”.

Il presidente dell’Associazione dei condomini, Zdravko Vladanović, ha detto che se il Parlamento accetterà il testo proposto dal Governo nei condomini si verificherà “un bel pasticcio gestionale”, e i condomini e gli inquilini saranno ancora più insoddisfatti. Vladanović ha sottolineato in particolare la questione dell’articolo 31 della legge, che riguarda gli appartamenti in affitto a breve termine e l’affitto per i lavoratori. Ha puntualizzato che l’Associazione propone, tra l’altro, che l’ottenimento del consenso dei comproprietari venga esteso ad altre attività economiche svolte anche in appartamenti, ad esempio palestre, studi dentistici, asili nido…

Nataša Luketić dell’Iniziativa civica “Salvare i piccoli affittuari familiari” sottolinea che l’articolo 31 del disegno di legge non è stato incluso nella consultazione elettronica e che è apparso solo nel disegno di legge in prima lettura in Parlamento. Essa ha messo in guardia sul grande problema dell’ottenimento del consenso dei condomini. “Noi non siamo favorevoli ad alcun consenso e non pensiamo nemmeno che altre attività debbano chiedere questo consenso. Siamo favorevoli ai meccanismi che sono già stati regolamentati, cioè il patto di comproprietà e le regole di condominio”, ha detto Nataša Luketić.

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