Covid. Croazia: nuove restrizioni in vigore da oggi

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Covid. Croazia: nuove restrizioni in vigore da oggi

Nuove misure per combattere la diffusione del coronavirus sono in vigore da oggi, 6 novembre in Croazia. Scattata la stretta sugli assembramenti, mentre dal 15 novembre sarà la volta dei servizi statali e pubblici tra cui le scuole e forse anche dei bar e dei ristoranti. Infine dal 4 gennaio per ottenere i green pass si dovrà essere vaccinati o guariti.
La Task force della Protezione civile nazionale ha reso noto, dunque, che a partire da oggi saranno vietati gli assembramenti negli spazi chiusi con più di 50 persone eccezion fatta per quelli nei quali i partecipanti sono in possesso del green pass. D’ora innanzi però sarà comunque obbligatorio indossare la mascherina e mantenere il distanziamento sociale. Si potranno organizzare raduni pubblici all’aperto con più di 100 partecipanti solamente se tutti i partecipanti disporranno del green pass. In via straordinaria si potranno organizzare eventi all’aperto per più di cento persone soltanto previo assenso dell’Istituto nazionale per la salute pubblica che definirà le regole epidemiologiche.
Inoltre tutti gli eventi potranno durare fino a mezzanotte, fatta eccezione per le proiezioni cinematografiche che inizieranno entro le 23. Le feste di matrimonio, i cui partecipanti disporranno tutti del certificato digitale verde, potranno andare avanti fino alle 2 di notte. Alle competizioni sportive potranno assistere soltanto gli spettatori in possesso del green pass. Negli spazi chiusi il pubblico dovrà indossare pure le mascherine, ha spiegato il responsabile della Task force della Protezione civile nazionale, Davor Božinović.
Dai servizi statali alle scuole
Dal 15 novembre, invece, il green pass, dovrebbe essere onnipresente o quasi. Già attualmente è obbligatorio per i dipendenti del settore sanitario e dell’assistenza sociale Dalla metà di novembre invece l’obbligo verrà esteso anche ai dipendenti dei servizi statali e pubblici, come pure ai cittadini che usufruiranno dei loro servizi, ovvero si recheranno nei loro ambienti. In questo ambito rientra anche il sistema scolastico: l’obbligo di disporre dei certificati digitali verdi riguarderà però il personale, non gli alunni. Gli scolari dovranno attenersi, come finora, alle disposizioni dell’Istituto nazionale per la salute pubblica, che verranno comunque inasprite. Come spiegato dal direttore dell’Istituto, Krunoslav Capak, l’obbligo di indossare la mascherina riguarderà tutti gli alunni dalla quinta elementare in poi come pure quelli delle medie superiori, a prescindere dal fatto se vi sia o no il distanziamento sociale. Per le prime quattro classi delle elementari ci sarà pure l’obbligo della mascherina, ma non in classe. I genitori che verranno a prendere i loro figli a scuola non dovranno disporre dei green pass, ma dovranno attenersi alle misure antiepidemiche.
I tamponi per i dipendenti delle istituzioni statali e pubbliche potranno essere effettuati soltanto nei centri autorizzati: il costo del test inizialmente sarà a carico dei datori di lavoro su richiesta dei dipendenti. I cittadini che non sono vaccinati o non sono guariti dal Covid però dovranno effettuare il tampone a proprie spese.
Se il numero dei neocontagiati dovesse continuare nel frattempo a salire, a partire dal 15 novembre il certificato digitale verde sarà necessario anche per poter entrare nei ristoranti, nei bar e nei centri fitness al chiuso.
Via il tampone dal 4 gennaio
Infine, dal 4 gennaio invece, se la situazione non dovesse migliorare, il green pass sarà valido soltanto per chi sarà vaccinato o guarito dal Covid-19. Il certificato digitale verde dunque non sarà valido per coloro che effettueranno il test per il coronavirus. Questo lasso di tempo è stato lasciato per dare tempo a sufficienza per vaccinarsi fino a Capodanno a quanti non l’abbiano ancora fatto.

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