Covid all’Adria Tour di tennis. Zara in ansia

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Covid all’Adria Tour di tennis. Zara in ansia

Bernard Kaić, capo del dipartimento di epidemiologia per le malattie infettive dell’Istituto croato per la salute pubblica (Hzjz), è intervenuto stamattina in tv in merito alla presenza del coronavirus al torneo Adria Tour di Tennis a Zara. Kaić ha innanzitutto invitato tutti coloro che sono stati in contatto con i tennisti positivi (Dimitrov e Ćorić per ora, ndr) a restare in isolamento. “Contatto ravvicinato non è da considerare chi sedeva in tribuna mentre si giocava a tennis”, ma è da ritenere contatto ravvicinato “un contatto fisico come l’abbracciarsi, stringersi la mano o baciarsi”. “È necessario trascorrere molto tempo insieme con la persona contagiata per trasmettere il virus. I contatti dei contatti non sono in pericolo”, ha aggiunto Kaić. Va ricordato che Dimitrov, assieme agli altri partecipanti all?Adria Tour, ha partecipato a una gara di basket assieme ai cestisti dello Zadar, ma soprattutto al “Kids day”, dove in piazza Foro si è intrattenuto con moltissimi giovani accorsi per vedere alcuni tra i migliori giocatori del mondo.

Grigor Dimitrov e Novak Đoković durante un match di basket disputato a Zara nei giorni scorsi. Foto Marko Dimic/PIXSELL

Già domenica sera, giocatori e membri del team organizzativo dell’Adria Tour si sono sottoposti ai test previsti dal protocollo nel parcheggio di fronte al Policlinico e all’Istituto di sanità pubblica di Zara (il tennista croato Marin Ćilić ha confermato di essere negativo, ndr). Novak Ðoković non era tra questi. Come riportano i siti serbi, il numero 1 al mondo ha deciso di tornare a Belgrado, dove si sarebbe sottoposto a tampone in accordo con gli epidemiologi.
Il ministro degli Interni Davor Božinović, ha annunciato  che un team  di una dozzina di esperti sarebbe stata formata a Zara per cercare di identificare tutti i contatti del tennista bulgaro Grigor Dimitrov durante il suo soggiorno a Zara.

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