Svolgere le elezioni amministrative mentre nella Regione litoraneo-montana sta imperversando la terza ondata della pandemia è un grosso rischio. E’ il contenuto dell’appello sottoscritto da una parte dei candidati che si presenteranno al voto il 16 maggio prossimo.
“Nelle ultime settimane siamo testimoni di un’impennata di casi di Covid nella nostra Regione, che è dovuta soprattutto a delle misure poco efficaci e alla campagna vaccinale che è appena agli inizi”, si legge nel comunicato. “Oltre all’aumento dei contagiati, preoccupa soprattutto il numero dei decessi. Per questo motivo la task force regionale ha introdotto il lockdown, che arriva proprio nel momento in cui vengono indette le consultazioni”, prosegue la nota. “Molti Paesi che hanno un’incidenza molto più bassa della nostra, hanno deciso di rinviare le elezioni, e crediamo che se il governo insisterà con la volontà di passare dalle urne, servirà adattare il metodo di svolgimento del voto alla situazione epidemiologica”. Nell’appello, i candidati all’incarico di sindaco e presidente della Regione, ricordano che si tratta di “condizioni quasi impossibili per un regolare svolgimento della consultazione, tanto che due candidati hanno contratto il virus, mentre uno si trova ricoverato in ospedale”. Quindi, “ci rivolgiamo al governo, al Parlamento e a tutta l’opinione pubblica, per attirare l’attenzione sulla necessità di garantire il massimo livello di sicurezza nell’organizzare le elezioni amministrative”, conclude l’appello firmato da Katarina Peović (candidato sindaco, Fronte dei lavoratori) Vladimir Mezak (candidato sindaco indipendente), Hrvoje Burić (candidato sindaco, Bura), Vedran Vivoda e Marko e Marko Boras Mandić (rispettivamente candidato sindaco e candidato zupano di Unione del Quarnero e Azione giovani) Nebojša Zelič (candidato sindaco, Možemo!); Nikola Ivaniš (candidato sindaco, Alleanza-litoraneo-montana) e Davor Štimac (candidato sindaco indipendente).