Per sette degli otto sospettati nel grande scandalo sanitario, il giudice delle indagini preliminari ha disposto un mese di custodia cautelare.
Da sabato sera sono nel carcere di Remetinec Vili Beroš, ex ministro della Sanità, Saša Pozder, proprietario di un’azienda che si occupa dell’importazione di attrezzature mediche, il direttore della Clinica per le malattie infantili di via Klaiće, Goran Roić, e Tomo Pavić, responsabile della filiale dell’Istituto croato per l’assicurazione sanitaria (HZZO) a Krapina.
Tre sospettati nell’indagine condotta dall’ufficio del procuratore europeo, l’imprenditore Hrvoje Petrač e i suoi figli Nikola e Novica, non sono attualmente in Croazia. Il noto neurochirurgo, Krešimir Rotim, è stato rilasciato e potrà difendersi a piede libero.
L’Ufficio per la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata (USKOK) sta conducendo un’indagine contro Beroš, Rotim e Pozder, mentre la Procura europea (EPPO), oltre a loro tre, indaga anche sugli altri cinque menzionati.
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