Coronavirus. Primi due casi accertati in Italia

0
Coronavirus. Primi due casi accertati in Italia

Il coronavirus “infetta” anche l’Italia. Sono stati accertati due casi a Roma. “Si tratta di due turisti cinesi che sono venuti nel nostro Paese”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi. “Siamo vigili e molto attenti: non ci siamo fatti trovare impreparati”, ha detto il presidente del Consiglio. E’ stato chiuso il traffico aereo da e per la Cina ha precisato Conte.
“L’ospedale Spallanzani è la Bibbia in questo settore. Non c’è nessun motivo di creare panico e allarme sociale”. Sono in corso “attente verifiche per ricostruire il percorso” dei due turisti cinesi, “per isolare i loro passaggi e per evitare assolutamente qualsiasi rischio ulteriore rispetto a quello già accertato”, ha aggiunto il premier in conferenza stampa a Palazzo Chigi con il ministro della Salute Roberto Speranza.
La coppia di cinesi ricoverata allo Spallanzani è originaria della provincia di Wuhan. Secondo quanto si è appreso erano arrivati dieci giorni fa, il 23 gennaio a Milano. Dopo alcune tappe per l’Italia sono arrivati a Roma. Mercoledì sera si sono sentiti male e, visti i sintomi che presentavano, sono stati presi in carico da personale del 118 e ricoverati allo Spallanzani.
Oms: «E’ ermegenza globale»
Per l’Organizzazione mondiale della sanità è emergenza globale per il coronavirus. “La Cina – detto il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus – ha preso straordinarie misure per fare fronte all’emergenza del virus 2019-nCoV, ha isolato il virus e ha condiviso i dati con tutti”. Per l’Oms, però, non è possibile immaginare quanto grande sarà questa emergenza e quindi bisogna essere preparati ad affrontarla. Da qui la decisione di dichiarare l’emergenza internazionale. L’epidemia di coronavirus è un’emergenza sanitaria mondiale.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display