Coronavirus. Istria in stato d’allerta

L’epidemia in Croazia, Rovigno e Albona prendono precauzioni

0
Coronavirus. Istria in stato d’allerta

Dopo i primi casi di infezione da coronavirus registrati in Croazia, le Città di Rovigno e Albona hanno formato un team di monitoraggio per l’epidemia provocata dal COVID-19. In entrambi i casi si sottolinea che non persistono motivi per creare panico in quanto la costituzione delle squadre si deve alla necessità di attuare misure preventive e di educare e informare il pubblico.
I team invitano i cittadini a mantenere l’igiene lavandosi bene le mani, ma anche a evitare luoghi affollati in cui i virus si diffondono più facilmente. Necessario pure mantenere lo stato di salute dei pazienti cronici affetti da diabete, tumori, malattie immunitarie, ridurre il fumo, ecc. COVID-19 non è molto più mortale del virus dell’influenza, sottolineano gli uffici competenti delle due autonomie locali. Il fatto è che si sta espandendo molto rapidamente e necessita di una reazione e prevenzione adeguata da parte del sistema sanitario. È essenziale quindi disporre di informazioni adeguate e concrete, anche perché l’isteria mediatica può portare a una diffusione più rapida e pericoli inutili per l’individuo e la società. Come sottolineato, lo zelo eccessivo e i messaggi dei politici a volte fanno più male che bene e quindi è importante ascoltare i consigli di medici, scienziati, epidemiologi e professionisti della salute pubblica. I team riferiranno prontamente a tutti i servizi competenti tutte le informazioni che provengono dal Ministero della Sanità e dallo staff di crisi dello stesso ministero croato. Sono composti dagli esponenti delle Città, con a capo i sindaci, Marko Paliaga (Rovigno) e Valter Glavičić (Albona), come pure dai rappresentanti di tutte le istituzioni locali operanti nel settore della protezione civile, in quello del ricovero e nel campo dell’assistenza sociale.
Entrambe le autonomie locali procureranno le quantità necessarie di disinfettante da distribuire alla polizia, ai Vigili del fuoco, alle scuole e agli asili locali. Si ribadisce l’importanza dell’adozione, da parte delle istituzioni scolastiche e di quelle prescolari, di misure necessarie per prevenire la diffusione dell’infezione incoraggiando i bambini a lavarsi le mani regolarmente, evitando di socializzare in grandi gruppi. Alla Casa di riposo “Domenico Pergolis” di Rovigno è stato anche consigliato di intensificare la supervisione e limitare le visite ai suoi residenti. I volontari e i membri delle associazioni cittadine e della Croce rossa rovignese distribuiscono opuscoli informativi del Ministero della Salute nelle istituzioni scolastiche e in luoghi pubblici. I volantini sono stati inviati pure all’Ente per il turismo di Rovigno, ai locali affittacamere ​​e hotel.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display