Condannato a 50 anni di carcere. È la sentenza in prima istanza nei confronti di Luka Juretić, l’uomo di Salona (Solin) all’epoca 24.enne, che il 24 gennaio 2019 uccise il 92.enne Vicenco Udović, mentre ferì gravemente sua moglie, l’87.enne Senka. Suonò alla loro porta per farsi prestare della farina (voleva prepararsi delle omelette): la quantità secondo lui insufficiente, fece scattare il raptus. La prima a farne le spese la donna, poi toccò all’uomo. Pensando di aver ucciso tutti e due tornò nel suo appartamento. Trascinandosi per terra con le ultime energie Senka Udović è riuscita ad avvertire altri vicini che fecero scattare l’allarme. Juretić è una persona molto strana. Dice di lavorare per la Torcida, il gruppo ultrà dell’Hajduk. Secondo altri sarebbe vicino a gruppi dediti al satanismo e in diverse circostanze sui social i suoi post erano intrisi di violenza.
Oggi in Aula a Spalato ha dichiarato: “Non posso considerarmi colpevole perché non ricordo niente di quello che è successo in quell’occasione, ricordo solo che ho fatto qualcosa con mio padre quel giorno. Ricordo che la polizia è venuta a prendermi, che c’era molta gente e che mi hanno portato alla stazione di polizia di Salona (Solin)”.
Va segnalato che si tratta della prima condanna a 50 anni inflitta da un Tribunale croato: per l’omicidio di Vicenco a Luka Juretić è stata inflitta la pena d 35 anni, mentre è stato condannato a 23 anni per il tentativo di omicidio di Senka Udović.
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