CCO di Fiume, lo scandalo s’allarga

Documenti alla mano, il Sindacato nazionale della sanità continua a denunciare ipotetici abusi di potere

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CCO di Fiume, lo scandalo s’allarga

Radmila Čahut Jurišić, presidente del Sindacato nazionale della sanità, non demorde e continua a puntare il dito contro la direzione e il Consiglio d’amministrazione del Centro clinico-ospedaliero di Fiume. Il Sindacato ha richiesto l’intervento dell’ispettorato del Ministero della Sanità per bloccare i presunti illeciti del presidente del CdA, nonché segretario di Stato, Željko Plazonić, che sarebbero stati attuati con il benestare del direttore, Alen Ružić. Dopo avere informato l’opinione pubblica che la nomina del direttore era stata effettuata violando, secondo il Sindacato, la regolare procedura (Radmila Čahut Jurišić sostiene di essere in possesso delle prove, ovvero del verbale e della registrazione audio della riunione), ora sarebbero emersi altri illeciti. Documenti alla mano, risulta che il nuovo organigramma sia stato approvato il 12 agosto scorso, mentre le modifiche allo Statuto un mese dopo, ovvero l’11 settembre. “Ciò significa che il CdA del CCO ha violato l’articolo 10 dello Statuto suddividendo in due l’ufficio legale e quello per le risorse umane, ciascuno dei quali ha 9 dipendenti e un capoufficio. Le modifiche non sono state fatte al fine di migliore l’organizzazione del lavoro, bensì per favoreggiare determinate assunzioni. Risulta pertanto che le due capoufficio hanno lavorato per un mese in violazione della legge. La procedura corretta prevede infatti di effettuare dapprima le modifiche allo Statuto e dopo quelle all’organigramma”, ha spiegato Čahut Jurišić, aggiungendo che la Clinica per le malattie interne del CCO conta 560 dipendenti e una sola capoinfermiera, il cui stipendio è inferiore a quello delle due capoufficio.

Radmila Čahut Jurišić

“Negli ultimi giorni circola voce che alcune nomine sono state sospese, ma come rappresentante del Sindacato di maggioranza del CCO, non ho ricevuto alcun comunicato in merito”, ha dichiarato ancora la presidente. “La Direzione continua a mentire e Željko Plazonić usa il suo potere politico per operare, violando di conseguenza la legge. Chiediamo quindi la destituzione immediata di Plazonić e sanzioni per l’attuale direttore del CCO, da ricercare nell’abuso d’ufficio, ovvero nell’aver sostenuto gli illeciti attuati, invece di denunciarli”, ha concluso Radmila Čahut Jurišić.

Alen Ružić smentisce tutto
Il direttore del CCO, Alen Ružić, ha reagito con un comunicato alle accuse mosse nei confronti della Direzione e del CdA. “Smentisco categoricamente quanto affermato da Radmila Čahut Jurišić a nome del Sindacato non rappresentativo degli operatori sanitari, uno dei quattro attivi al CCO. Non siamo a conoscenza dei motivi che inducono la presidente, tra l’altro pensionata, a rivolgersi all’opinione pubblica con informazioni infondate e dichiarando il falso. Anche in passato siamo stati costretti a smentire le sue affermazioni. Il CCO continua a operare in armonia con le norme di legge e appoggiandosi a istituzioni qualificate e competenti. Sui risultati l’opinione pubblica verrà informata per tempo”, si legge nella missiva.

Il direttore del CCO, Alen Ružić

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