
Ormai da oltre seicento anni nella prima domenica di ottobre, nota come “Bela nedeja”, la suggestiva cittadina di Castua si veste a festa e, tra le coloratissime bancarelle, i canti, i balli, le musiche, gli spazi ludici e le bontà enogastronomiche, sfoggia tutto il suo splendore, la sua vitalità e, in primis, l’esperienza e la conoscenza vinicole. Sì, perché è proprio il nettare di Bacco, nello specifico il vino novello e la ‘belica’, come pure l’inizio dell’autunno, a fare da protagonisti e ad attirare la marea di persone che anche quest’anno (quasi ottantamila) è accorsa per assaggiarlo e festeggiarlo.
Come da tradizione, l’offerta degli stand (oltre 200 espositori) era ricca e variegata: vi si potevano trovare cestelli di tutti i tipi e dimensioni, scope, oggetti in legno, asce, coltelli da collezione, pale, simpatici souvenir e oggettistica da regalo, cosmesi, accessori, ombrelli e chi più ne ha più ne metta. Immancabili i prodotti artigianali, molti relativi alle tradizioni locali, e una miriade di invitanti e profumatissime prelibatezze, che stuzzicavano l’olfatto, la vista e i palati dei visitatori. A far rivivere il prezioso patrimonio del territorio sono stati anche numerosi momenti e proposte culturali, tra cui quella relativa all’inaugurazione dell’evento, in occasione della quale si sono esibite le klape maschile e femminile “Kastav”, i “sopci” (suonatori di “sopile”) dell’isola di Veglia, nonché le giovanissime castuane Lora Milić (che ha cantato l’inno nazionale) e Dora Jardas, che ha fatto mostra del suo estro recitativo.
L’inaugurazione
In occasione dell’apertura della manifestazione stessa, il sindaco di Castua, Matej Mostarac, ha rilevato che, a testimonianza del numero di persone affluite, la stessa è un evento importante, il più grande del suo genere nella Regione, teso alla tutela e alla diffusione del patrimonio locale. In tale contesto ha ribadito che “oltre agli scampanatori, alla scala istriana, al dialetto ciacavo già dichiarati beni immateriali, ci stiamo impegnando nella raccolta di materiali relativi alla nostra ‘Bela Nedeja’, alle fiere che hanno luogo a Castua dal 1400, al fine di fare diventare anch’essa patrimonio culturale immateriale del territorio. Visitateci, fatevi un giro, assaggiate le nostre bontà. Di vino ce n’è, l’anno è stato una vera sfida. Gustatelo e brindate in quanto ‘Chi la ‘belica’ beve, curare non si deve’”. A seguire, l’ex primo cittadino e attuale parlamentare Ivica Lukanović, condividendo alcune riflessioni inerenti alla politica e ai media, ha affermato che le modalità del nostro vivere dipendono soprattutto da noi, da come inizieremo la giornata, da come ci rivolgeremo ai vicini, agli amici, alla famiglia, da come affronteremo gli scherzi e le battute, dal bene che possiamo donare, augurando a tutti “che ogni giorno sia una piccola ‘Bela nedeja’”.
Le degustazioni del presidente
Come da svariati anni a questa parte, a fare tappa a Castua e supportare la manifestazione è stato il presidente della Repubblica, Zoran Milanović, affiancato dal suo consigliere per l’economia, Velibor Mačkić, nonché da Mostarac, dal vicesindaco Dean Jurčić, dalla presidente del Consiglio cittadino della cittadina, Mirela Smojver e dal direttore dell’Ente locale per il turismo, Saša Brusić, con i quali ha degustato i vini, si è fermato a fare due chiacchiere con gli espositori e ha visitato la collezione museale “Kastavština”. Successivamente, si è recato alla fiera CrekVINA 2024 organizzata da “Vina Kvarnera”, ha incontrato numerosi produttori di vino quali quelli delle aziende a conduzione familiare Kapić, Plovanić, Pavlomir Wine House, Gospoja, Vrbnik, Ivan Katunar Wine House, la Katunar Estate Winery, la Shipun e la Nada. Naturalmente, Milanović non ha mancato di assaggiare anche la protagonista dell’evento, la “belica” castuana, offerta in svariati punti. Ricorderemo che le celebrazioni inerenti alla “Bela nedeja” di quest’anno si concluderanno domani, 7 ottobre, nel “Beli pundejak”, ossia la “Posajmica”.













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