Corruzione. Milanović: «Caso Tušek? Non è normale, è patetico…»

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Corruzione. Milanović: «Caso Tušek? Non è normale, è patetico…»

“Non è normale, è patetico. Pero, smettiamola di dire che si tratta di un motivo per cui bisogna andare in carcere”. Sono queste le parole del Presidente della Repubblica, Zoran Milanović, con cui ha commentato il caso di presunta corruzione insorto in seguito alla pubblicazione di una conversazione alla quale hanno partecipato il presidente dell’HDZ della Regione di Krapina e dello Zagorje, il deputato Žarko Tušek, il sindaco di Oroslavje, Emil Gradičak (HDZ), e Viktor Šimunić, consigliere indipendente in seno al Consiglio municipale di Oroslavje, in cui Šimunić è stato “corteggiato” dai suoi interlocutori, che in cambio del suo appoggio alle prossime elezioni amministrative gli avrebbero promesso incarichi istituzionali (la presidenza o la vicepresidenza dell’Assemblea regionale, la guida di assessorati, la direzione del Parco naturale di Medvednica…) e appoggio logistico durante la campagna elettorale. “Sarebbe meglio abolire i concorsi pubblici. Sappiamo tutti bene come vadano a finire…”, ha chiosato il Capo dello Stato.
A confermare l’autenticità della registrazione, fatta di nascosto da Šimunić, è stato lo stesso Tušek. Il suo legale, Vladimir Terešak, ha annunciato la possibilità che il suo assistito sporga querela nei confronti di Šimunić per registrazione abusiva, come pure nei confronti dei giornalisti che hanno pubblicato i contenuti di una conversazione registrata illegalmente. “È stato lui (Šimunić) a ventilare l’ipotesi di procedere a una collaborazione a livello logistico, programmatico e politico, dicendo di avere bisogno di sostegno e di essere alla ricerca di una partnership che gli consenta di realizzare le sue ambizioni politiche”, ha dichiarato Tušek, imputando a Šimunić di aver tradito la sua fiducia nel tentativo di screditarlo. Ha ammesso di aver offerto a Šimunić un aiuto logistico, ma non la copertura delle spese di stampa dei manifesti elettorali. Per quanto concerne l’offerta d’incarichi pubblici o istituzionali, l’esponente dell’HDZ ha osservato che di norma, nella Regione di Krapina e dello Zagorje, i medesimi sono riservati alle persone vicine alla maggioranza in seno all’autogoverno, prevalentemente ai soci dell’SDP.
A tale proposito l’avvocato Terešak ha affermato che non ricoprendo Tušek incarichi istituzionali in seno all’autogoverno il fatto che l’argomento sia stato trattato nel corso di una trattativa non costituisce di per sé un reato.

Il premier: «Errore politico grossolano»

Intervenendo sulla questione il presidente dell’HDZ, il premier Andrej Plenković, ha espresso il parere che Tušek abbia commesso un’errore politico grossolano. “Considerata la sua esperienza non comprendo come gli possa essere accaduta una cosa del genere”, ha affermato il leader dell’HDZ, puntualizzando di voler studiare a fondo la vicenda prima di prendere una decisione sulla sorte di Tušek, al quale ha concesso il beneficio del dubbio.
L’opposizione ha colto la palla al balzo per criticare l’HDZ. Secondo Nikola Grmoja (Most) la vicenda non ha fatto che dimostrare che la corruzione in seno all’HDZ ha ormai assunto la forma di un processo metastatico. Sandra Benčić (Možemo) si è detta convinta che gli inquirenti avranno molto lavoro da fare considerati i numerosi potenziali reati collegati alla vicenda.

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