Caso Spalato. L’avvocato difensore: «Il mio assistito non mi ha compreso»

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Caso Spalato. L’avvocato difensore: «Il mio assistito non mi ha compreso»

“Il mio assistito non ha compreso quanto gli ho detto”. Così Branko Šerić, l’avvocato difensore di Filip Zavadlav, il 25.enne spalatino accusato di triplice omicidio che si trova attualmente nell’ospedale giudiziario a Zagabria. “Ho tentato di spiegare a Zavadlav le accuse che pendono a suo carico e che sono gravissime, nonché che ai sensi della legge potrebbe rimanere in custodia cautelare fino alla sentenza, ma non ha compreso quanto gli ho detto”, ha dichiarato l’avvocato alla Hina a conclusione del primo colloquio con il suo assistito. Šerić non ha fornito ulteriori dettagli riguardanti il colloquio richiamandosi all’etica professionale. Si è limitato a dire: “L’incontro è stato breve e il dialogo essenziale”. Ha fatto poi presente che le difficoltà di comunicazione non lo hanno sorpreso. “Me lo aspettavo”, ha detto, per poi confermare che “sì, Zavadlav sa che sono il suo difensore”. “Non mi arrendo, niente mi fermerà”, ha detto l’avvocato, che sabato è stato aggredito verbalmente, rispondendo alla domanda se sia ancora motivato a difendere il pluriomicida.
Ante, il padre di Filip Zavadlav, teme per il destino del figlio. La perizia psichiatrica del killer verrà effettuata dai medici della clinica specializzata di Vrapče e in seguito da quelli del centro Ivan Vučetić. Loro compito sarà stabilire se il 25.enne al momento del triplice omicidio avvenuto a Spalato era o non era in grado di intendere e di volere o se questa sua capacità era limitata saranno i periti. A riguardo Šerić auspica che il suo assistito sia sottoposto a perizia in tempi brevi “onde evitare omissioni”. Ricorderemo che dopo l’arresto per il triplice omicidio commesso a Spalato, Zavadlav non ha esposto la sua difesa davanti al procuratore incaricato a causa delle condizioni psicologiche nelle quali versava. Dichiarato incapace di sostenere l’interrogatorio è stato tradotto nell’ospedale giudiziario a Zagabria dove si trova tutt’ora.

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