Nikola Petrač, uno dei sospettati nell’affaire Microscopi in cui è coinvolto l’ex ministro della Sanità Vili Beroš, oggi, 22 novembre si è consegnato alla polizia, che lo ha tradotto nel carcere di Remetinec. In precedenza si era costituito il fratello Novica, mentre il padre Hrvoje Petrač è ancora irreperibile alla giustizia croata. Secondo i media, i messaggini rinvenuti ne cellulare di Nikola Petrač sono stati la base per l’avvio da parte della Procura europea (EPPO) di Zagabria dell’indagine sulla corruzione nel settore sanitario.
L’ex ministro della Sanità Vili Beroš ha inviato intanto dal carcere al presidente del Parlamento la richiesta per l’attivazione del mandato parlamentare ottenuto alle elezioni politiche, ma anche per la sua simultanea sospensione “per motivi personali”. Il presidente della Commissione per i mandati e le immunità, Robert Jankovics, ha sottolineato che la presentazione di questa richiesta non inficia in alcun modo il procedimento penale contro Beroš per lo scandalo Microscopi.
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