
“Sono più di quarant’anni che mi occupo di assistenza sociale e non ho mai visto un caso simile. È una cosa inaudita, disumana”. È quanto dichiarato oggi, mercoledì 16 aprile, da Dragica Marač, responsabile del Dipartimento per le politiche sociali della Regione litoraneo-montana, a seguito all’incredibile caso degli anziani abbandonati nel sonno in una casa di riposo di Rupa. Quanto possa essere crudele il comportamento di certa gente nei confronti delle persone più vulnerabili – e qui stiamo parlando di anziani malati, di persone non autosufficienti – lo dimostra il caso del centro per anziani “Eddy” di Rupa, a una trentina di chilometri da Fiume, sulla strada per Trieste. Infatti, nel corso della notte tra martedì e mercoledì, i gestori della struttura – dai risultati di una nostra ricerca su Internet il rappresentante legale della Casa di riposo risulta essere tale Ana-Mari Muratović – sono letteralmente scomparsi nel nulla, abbandonando al loro destino i dieci assistiti, la maggior parte dei quali non deambulanti. Li hanno semplicemente rinchiusi dentro, al freddo, senza acqua, cibo né medicine.
Il fatto è venuto alla luce questa mattina con l’arrivo di alcuni familiari degli assistiti. La cruda realtà era proprio quella: gli anziani sono stati letteralmente abbandonati a sé stessi. “Mi ha chiamato stamattina un uomo che conosce la struttura e a volte vi collaborava. Mi ha detto che il proprietario lo aveva avvisato di un improvviso viaggio in Bosnia e di un incidente stradale lungo il tragitto, lasciando i pazienti da soli. Ho provato a contattarlo subito, ma a entrambi i numeri rispondeva sltanto una voce automatica che diceva ‘numero non in uso'”, ha raccontato un familiare di uno degli ospiti della struttura. “Mi sono recato a Rupa, dove stavano già arrivando altri parenti, e abbiamo scoperto che se n’erano veramente andati, lasciando i nostri cari da soli e per di più chiusi a chiave”.

“Appena venuti a conoscenza di questo fatto – ha dichiarato ancora Dragica Marač –, il nostro legale si è recato sul posto con la polizia e i vigili del fuoco. I volontari della Croce Rossa di Abbazia, invece, hanno portato cibo e acqua. Gli assistiti della casa di riposo verranno comunque ricollocati in altre strutture della Regione”.
Come rileva il Novi list, i servizi sociali di Abbazia e i rappresentanti della Croce Rossa locale erano già sul posto dalle prime ore del mattino. Oltre alla dottoressa Đana Pahor, direttrice della Croce rossa abbaziana, hanno raggiunto la struttura tre assistenti sanitarie e una volontaria, provvedendo a lavare, cambiare, nutrire e medicare gli ospiti abbandonati.
È intervenuta anche l’ispezione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, che ha immediatamente avviato un controllo straordinario, mentre la Regione litoraneo-montana ha provveduto immediatamente a revocare la licenza della struttura per grave negligenza e rischio per la salute e la vita degli ospiti, configurando l’ipotesi di reato.
I vigili del fuoco sono riusciti ad accedere all’edificio passando da una finestra, dopo di che hanno potuto sbloccare la porta d’ingresso, consentendo ai familiari di riabbracciare i propri cari. “Fortunatamente tutti stanno bene – ha dichiarato Eduard Baćić, vicesindaco di Mattuglie e responsabile della Protezione civile locale –, ma è una situazione estremamente grave. Ci siamo attivati per garantire assistenza, cibo e il ricollocamento degli ospiti in luoghi sicuri”
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