Capodistria. Slovenia-FVG: condiviso il rafforzamento dei pattugliamenti ai confini

Riunione della Commissione mista

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Capodistria. Slovenia-FVG: condiviso il rafforzamento dei pattugliamenti ai confini

Quarta riunione della Commissione mista Slovenia-Friuli Venezia Giulia oggi, martedì 19 novembre, a Capodistria. Nel primo pomeriggio si sono riuniti i tavoli di lavoro per i vari settori, mentre subito dopo le due delegazioni, guidate dal ministro degli Esteri sloveno, Miro Cerar, e dal presidente della Regione FVG, Massimiliano Fedriga, si sono riunite in seduta plenaria, alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia a Lubiana, Paolo Trichilo, e del Console generale della Slovenia a Trieste, Vojko Volk. Come dichiarato dai due capi delegazione, sono stati nuovamente rilevati l’alto livello di collaborazione bilaterale raggiunto e le ottime prospettive di fare ulteriori progressi. Confermato anche l’ampio spazio dato nel corso dei colloqui ai problemi della Comunità nazionale slovena in Italia. Il nodo cruciale affrontato è stata la rappresentanza degli sloveni al Parlamento di Roma, che a seguito della riduzione del numero di parlamentari potrebbe essere messa in serio pericolo. Cerar ha riportato anche il desiderio comune di veder ritornare il Narodni dom di Trieste alla Comunità slovena, nel centenario del rogo che lo distrusse. Tema sentito anche l’immigrazione clandestina e gli sforzi della Slovenia per proteggere il confine di Schengen. Il ministro Cerar ha assicurato che i controlli sono capillari e che pertanto non esistono motivi di ripristinare controlli al confine italo- sloveno.
CEC 2025, sostegno a Gorizia-Nova Gorica
Ha suscitato sorpresa l’appoggio che ha espresso alla candidatura congiunta di Gorizia e Nova Gorica a Capitale europea della Cultura nel 2025, pur essendo in lizza per il titolo anche Pirano, unitamente agli altri comuni costieri. Il presidente Fedriga ha rilevato come il progetto delle due Gorizie non abbia precedenti a livello europeo e che pertanto meriti la massima attenzione. Altrettanta disponibilità ha espresso, pur nei limiti delle sue competenze, alla rappresentanza garantita delle minoranze al Parlamento di Roma. Circa il controllo delle immigrazioni clandestine, Fedriga ha sottolineato che non servono barriere se le regole europee vengono rispettate. Ha definito un successo le pattuglie miste ai confini, da migliorare con le nuove tecnologie. A suo avviso è importante lavorare congiuntamente ai nuovi progetti nell’ambito della programmazione europea 2021- 2027. Rispondendo ai giornalisti Cerar ha sottolineato che nel corso dei colloqui non si è parlato specificatamente della Comunità Nazionale Italiana in Slovenia, che continuerà a godere della tutela dello Stato sloveno e della collaborazione con i singoli ministeri. Non sono stati trattati nemmeno i problemi di TV Capodistria. Alla seduta plenaria hanno presenziato il deputato della CNI al Parlamento sloveno, Felice Žiža, e il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, che ha partecipato anche al tavolo di lavoro per l’agricoltura, presentando, come ha scritto sul suo profilo Facebook, “le opportunità che si possono aprire per i nostri connazionali agricoltori e pescatori, che realizzano prodotti di assoluta eccellenza”.

Miro Cerar e Maurizio Tremul

Tremul presenta le opportunità per agricoltori e pescatori
Sempre oggi a Capodistria, il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, ha partecipato al Tavolo di Lavoro sull’agricoltura e lo sviluppo rurale, che opera nell’ambito della Commissione mista Slovenia – Friuli Venezia Giulia, per presentare brevemente le opportunità che si possono aprire per i nostri connazionali agricoltori e pescatori che realizzano prodotti di assoluta eccellenza.

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