Capitale europea 2025, svetta Nova Gorica

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Capitale europea 2025, svetta Nova Gorica

La candidatura congiunta di Pirano, Isola, Capodistria e Ancarano non è stata scelta quale Capitale europea 2025. Per il titolo il Consiglio internazionale di esperti indipendenti, presieduto da Cristina Farinha, ha indicato Nova Gorica (sostenuta anche da Gorizia), per spalleggiare la città tedesca di Chemnitz. Durante la cerimonia, svoltasi virtualmente, sono intervenuti anche il ministro della Cultura, Vasko Simoniti e il rappresentante della Commissione europea in Slovenia, Zoran Stančič. Entrambi hanno sottolineato più volte che nella corsa al titolo di Capitale europea della cultura non ci sono perdenti.
“Il team a sostegno di Pirano è orgoglioso di aver potuto competere nella fase finale con l’impegnativa concorrenza dei colleghi di Lubiana, Nova Gorica e Ptuj. Ci congratuliamo di cuore con i vincitori di Nova Gorica e offriamo la nostra collaborazione”, si legge nel comunicato stampa della squadra, guidata da Martina Gamboz.
L’”Onda del cambiamento”, in ogni caso, continuerà a pervadere il territorio istriano, purtroppo però, non sarà possibile realizzare tutti i progetti sotto l’egida del titolo di Capitale europea. Ciò nonostante, così il team di Pirano, tutti e quattro i Comuni hanno dimostrato forte interesse per l’iniziativa per il periodo fino al 2025 e oltre, nonché di comprendere la necessità di un cambiamento e sono convinti che alcuni ottimi progetti comuni non saranno abbandonati.
La squadra che ha partecipato si aspetta che in primavera continui la preparazione dell’elemento operativo della strategia congiunta culturale per la quale c’è l’auspicio che venga adottata, in forma modificata, da tutti i Comuni il prossimo anno di continuare a stringere buoni rapporti nello spirito europeo con i vicini e con i partner amici delle aree contermini e oltre, tra questi la Regione istriana, Trieste, Muggia e Venezia, che hanno tutte sostenuto la candidatura di Pirano.

Fedriga, Gorizia-Nova Gorica trionfo meritato
“È un trionfo meritato che riempie di soddisfazione non solo le città di Gorizia e Nova Gorica, nuovamente unite in questo obiettivo comune, ma l’intero Friuli Venezia Giulia che non mancherà di trarre beneficio e crescita da questa opportunità anche con il supporto dell’Amministrazione regionale”. Così il governatore del Friuli Venezia Giulia Massilimiano Fedriga ha commentato l’assegnazione a Nova Gorica-Gorizia del titolo di Capitale europea della Cultura 2025. L’annuncio è stato accolto con entusiasmo anche dall’assessore regionale alla Cultura e sport, Tiziana Gibelli, che ha subito dichiarato che “questo è il primo tassello del puzzle che va a posto, ora rafforzeremo anche il lavoro per il riconoscimento del Collio-Brda patrimonio Unesco”.
“Una candidatura transfrontaliera, nata e sviluppata insieme dalle due città in un’ottica di collaborazione e di vera e propria amicizia, che mette la parola fine alle dolorose divisioni del passato e che rappresenta un’importante opportunità culturale e turistica per l’intero territorio regionale” ha aggiunto Gibelli.
“La Regione Friuli Venezia Giulia – ha rilevato l’assessore – ha creduto fin dal primo momento in questa candidatura e l’ha fortemente sostenuta: è una candidatura che parte da Piazza Transalpina, caratterizzata dallo sviluppo transfrontaliero di idee e progetti e che ha visto grande impegno e dedizione da parte delle Amministrazioni comunali di Nova Gorica e Gorizia. In questo momento di festa, colgo l’occasione per ringraziare il
sindaco Rodolfo Ziberna e il sindaco Klemen Miklavic che in questi anni hanno lavorato sodo per far vedere a tutti quali possono essere le potenzialità di un territorio unico nel suo genere, capace di unire e di rappresentare, quindi, il vero spirito dell’Europa unita, dell’Europa dei popoli”. “Ora – ha concluso Gibelli – inizia il lavoro di programmazione che sicuramente porterà la nostra regione al centro delle proposte culturali europee. Un’opportunità che possiamo e dobbiamo cogliere per sviluppare ancora di più il turismo culturale che è parte integrante dell’economia”.

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