Pola, canile pubblico: il conto alla rovescia è iniziato

La struttura è pronta da diverso tempo, ma non ha ancora aperto i battenti in quanto necessita dell’autorizzazione della Direzione veterinaria del Ministero dell’Agricoltura

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Pola, canile pubblico: il conto alla rovescia è iniziato
Il primo canile municipale potrebbe venire aperto in febbraio. Foto: SASA MILJEVIC/PIXSELL

Il canile municipale di Pola è pronto per l’uso. In questo momento sono in corso i bandi per l’assunzione dei due tecnici che assisteranno Bojan Zidarić nel suo ruolo di veterinario responsabile della struttura. “Ci stiamo adoperando per l’apertura in febbraio, e ciò significa che sono in corso gli ultimi preparativi. Quello che manca è solo l’autorizzazione della Direzione veterinaria del Ministero dell’Agricoltura, il documento che attesta l’idoneità della struttura per l’attività dichiarata”, ci dice Ivana Sokolov, assessore alle Politiche sociali e giovanili. Quello situato lungo la strada dei Partigiani nel rione di Montegrande sarà dunque il primo canile municipale di Pola. Ce ne sono stati altri, finora, gestiti da varie associazioni animaliste con o senza dotazioni pubbliche, perlopiù grazie al solo impegno dei volontari e di enti donatori. Ma non bastava. In base alla legge sugli animali domestici del 2017 con la quale la Croazia si è adeguata alla normativa europea, sono gli enti locali a dover costruire, aprire e gestire i canili pubblici come “stazioni di passaggio” per gli animali abbandonati da curare, mantenere in buono stato e offrire in adozione perché le soppressioni dei randagi in salute non sono più ammesse. E meno male che ci siamo arrivati.

I bandi per l’assunzione del personale sono aperti.
Foto: SASA MILJEVIC/PIXSELL

La gestione alla «Castrum Pula 97»
Così dopo anni di indecisione, piccoli passi e pochi risultati, Pola guadagna finalmente il suo primo canile municipale costruito e gestito con soldi pubblici. Prima di metterlo in funzione (in attesa della licenza ministeriale) il Consiglio municipale ha deciso di affidare la struttura in gestione all’amministratore di condomini “Castrum Pula 97”, che nel frattempo è stata unita alla municipalizzata Pula Sport con altre due “sorelle” minori: Fratarski e Tržnica. A gestire l’attività sarà il veterinario Bojan Zidarić, attualmente in rapporto di lavoro con l’amministrazione regionale, pronto a passare da un ente all’altro con decisione interne, senza necessità di bandire un altro concorso. Il valore dell’opera portata a termine lo scorso anno ammonta a 5.657.446 kune. Inizialmente alcune forze politiche d’ispirazione ambientalista hanno contestato sia la scelta della Castrum come amministratore sia la scelta del veterinario come dirigente della struttura, auspicando che il canile sia offerto in gestione a una delle società animaliste che hanno “esperienza, doti umane e abilità necessarie per occuparsene”, ma l’ipotesi è stata subito scartata per una questione molto semplice. Per gestire un canile comunale l’associazione dovrebbe fondare un’impresa commerciale, ma visto che la Città ne possiede di proprie, non se ne parla nemmeno. Quanto a Zidarić, è qualificato e in regola, aveva chiarito il sindaco.

Spazio sufficiente
Il canile in sé è una struttura raggiungibile in macchina, accessibile, comprensiva di 22 box, e alcuni box in disparte per gli animali pericolosi. Il canile avrà anche uno scompartimento per gatti, benché la politica comunale per i gatti sia diversa e prevede sterilizzazioni a tappeto e la successiva liberazione. I gatti stanno meglio liberi che in cattività, mentre i cani randagi in strada se la cavano malamente e per vivere hanno bisogno di un loro “branco”. Va da sé che il “branco” del canile dev’essere soltanto una tappa provvisoria della vita di un randagio e non la soluzione definitiva. L’attività del veterinario e del suo staff sarà insomma finalizzata alla cura dei quattro zampe fino all’arrivo della famiglia adottiva. Per promuovere le adozioni, il canile pubblicherà ogni giorno sul suo sito Internet e sui social novità e notizie sugli animali disponibili, le loro necessità e preferenze. Lo spazio per l’attività è sufficiente: la particella catastale del canile ha 3061,09 m2, l’ambulatorio e la direzione 268,43 m2, i box per gli animali 155,45 m2, le tre aree verdi e attrezzate per correre e giocare liberamente hanno 140, 15 e 50 metri quadrati, i posti macchina sono 13, i posti cane vanno dai 20 ai 40 a seconda delle dimensioni degli animali, 2 per i cani pericolosi, 4 per i gatti, 4 per gli animali in isolamento, 2 in ambulatorio, uno in sala operatoria e uno per cagna con cucciolata.

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