CAN Costiera, trent’anni di successi

Accademia solenne a Palazzo Gravisi Buttorai, a Capodistria

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CAN Costiera, trent’anni di successi
L'Accademia solenne a Palazzo Gravisi. Foto AIA

Con una Accademia solenne a Palazzo Gravisi Buttorai, a Capodistria è stato ricordato oggi, mercoledì 27 novembre, il trentennale delle Comunità autogestite delle nazionalità ungherese e italiana in Slovenia. Come rilevato dal segretario della CAN Costiera, Andrea Bartole, nel novembre del 1994, infatti, veniva approvata la legge che gettava le basi per il funzionamento delle CAN a livello comunale e regionale, con il prezioso contributo dei deputati delle minoranze autoctone di allora, i compianti Maria Poszonec e Roberto Battelli. Il soggetto di diritto pubblico assunse il ruolo di interlocutore dei rispettivi Comuni e quella Costiera fu riconosciuta come partner diretto del governo centrale.

A dare lustro alla cerimonia sono intervenuti la presidente della Repubblica, Nataša Pirc Musar, nonché i massimi rappresentanti dell’Italia in Slovenia, l’ambasciatore Giuseppe Cavagna e il console generale, Giovanni Coviello. Tra gli ospiti gli esponenti dell’Unione Italiana, dell’Università Popolare di Trieste, delle organizzazioni della Comunità Nazionale Slovena nel FVG, sindaci e vicesindaci dei Comuni costieri e i presidenti delle Comunità degli Italiani.

Il discorso d’apertura e di chiusura è stato tenuto dal presidente della CAN Costiera, Alberto Scheriani. Nel suo intervento ha voluto ringraziare per la sensibilità la presidente della Repubblica di Slovenia che, con la sua presenza, ha voluto rimarcare l’importanza dell’anniversario. Ha presentato in sintesi la struttura delle Comunità autogestite della nazionalità nel Capodistriano, il loro funzionamento, il ruolo importante che ricoprono, abbinato al lavoro dei vicesindaci italiani nelle varie municipalità, che sono sempre pronte ad aiutare la CNI dal punto di vista finanziario, ma anche amministrativo. Altrettanto è stato detto per il governo centrale sloveno e il suo Ufficio delle nazionalità.

Autorità e ospiti presenti in sala. Foto AIA

Alberto Scheriani ha salutato la presenza in sala di molti presidi delle scuole italiane, che con i loro numerosi allievi formano la futura base della Comunità Nazionale Italiana. Ha avuto parole di ringraziamento per l’Ambasciata e il Consolato generale italiano, sempre disponibili ad aiutare i connazionali della fascia costiera. Allo stesso tempo non ha mancato di sottolineare i problemi della CNI ancora aperti, come ad esempio la delicata posizione della RTV di Capodistria. Prima di concludere ha citato l’ottima organizzazione dell’Ufficio professionale della CAN Costiera, che si occupa tra l’altro dell’attuazione del bilinguismo e dei progetti economici.

La parola è passata ancora al deputato della CNI al Parlamento sloveno, Felice Žiža, che si è soffermato sul dialogo sempre aperto con la presidente della Repubblica, Nataša Pirc Musar, sul suo interessamento alle questioni minoritarie che dimostra anche nelle consultazioni dei gruppi parlamentari al Palazzo presidenziale. I problemi in discussione incontrano sempre il suo sostegno per una soluzione adeguata, in armonia con i dettami costituzionali e le leggi che fanno della Slovenia un esempio a livello europeo di tutela delle minoranze autoctone.

Il capo dello Stato, Nataša Pirc Musar, ha rilevato di visitare sempre con entusiasmo il Capodistriano, dove anche una breve sosta l’arricchisce, vista la comprensione reciproca delle genti che ci vivono in un’espressione multiculturale. Ha accettato oltretutto di tornare in regione per assistere all’inaugurazione del restaurato Collegio dei Nobili il prossimo anno. Ha auspicato che ciò avvenga assieme al presidente italiano Sergio Mattarella, con cui Lubiana ha già in corso consultazioni per definire una sua visita ufficiale in Slovenia. Ha espresso la grande ammirazione che nutre per lo statista italiano, che ha definito uno dei grandi saggi della scena politica europea.

Un cenno di saluto all’importante ospite è stato rivolto ancora dalla presidente della CAN di Capodistria, Roberta Vincoletto, anche a nome dei propri omologhi di Isola, Pirano e Ancarano.

Lasciato Palazzo Gravisi Buttorai, la presidente Nataša Pirc Musar ha affrontato la sua intensa agenda giornaliera che prevedeva visite al Comune, al Porto di Capodistria e al Centro di ricerche scientifiche.

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