
“Il Ministero è in costante contatto con la Direzione della Jadrolinija, abbiamo immediatamente mandato un telegramma e ci assumeremo le responsabilità. Attendiamo, intanto, che si concluda l’inchiesta dopodiché sapremo come muoverci prendendo le adeguate decisioni. Bisogna appurare se si sia trattato di un errore umano o di un guasto tecnico. È dal 30 luglio che il Dicastero sta trattando col Sindacato di rappresentanza il tema dell’ammodernamento della flotta, che è un processo lungo, ma che è il primo tra gli impegni che presi. Ho parlato personalmente con il premier Plenković che domani probabilmente si pronuncerà in merito alla gravissima vicenda che ha visto morire tre persone. Per legge inchieste come questa possono durare fino a 12 mesi, ma spero che in questo caso finisca in tempi più brevi. Non posso commentate nulla di più finché non avrò i necessari estremi per farlo. Da domenica scorsa mi sto chiedendo soltanto due cose: se si sarebbe potuta evitare una cosa simile e chi ne è il responsabile”. Questa, in sintesi, la dichiarazione resa oggi a Crikvenica, in occasione della Giornata della Città, dal ministro del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture, Oleg Butković – e pubblicata dal sito Vecernji.hr – in merito alla tragedia avvenuta l’11 agosto a Lussinpiccolo, in cui hanno perso la vita tre membri dell’equipaggio del traghetto “Lastovo” di proprietà della Jadrolinija. I tre marittimi, ricorderemo, sono stati travolti e uccisi sul colpo dal portellone d’accesso della nave, improvvisamente ceduto per motivi in via d’accertamento, poco prima che l’unità ripartisse dallo scalo di Lussinpiccolo verso Zara. Un quarto marittimo è rimasto ferito gravemente, ma è fuori pericolo di vita.
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