Bufera sulla Banca centrale croata. L’HNB respinge le accuse

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Bufera sulla Banca centrale croata. L’HNB respinge le accuse

Scoppia lo scandalo Banca centrale croata, proprio nell’anno in cui la Croazia si appresta ad adottare l’euro. Una quarantina di dipendenti della Banca centrale croata (HNB) sono sospettati di insider trading con le azioni e le cartevalori delle banche la cui attività è controllata proprio dall’HNB, disponendo così di informazioni privilegiate. Negli ultimi vent’anni sarebbero state  registrate in questo senso più di 400 transazioni del valore di dieci milioni di kune (1,3 milioni di euro circa).
Il sito index.hr, che ha portato alla luce queste attività, esaminando la documentazione delle azioni effettuate in passato, ha scoperto che tra i trader ci sarebbe anche l’attuale governatore Boris Vujčić, l’attuale vicegovernatrice Sandra Švaljek, ma anche ex vicegovernatori, ex e attuali direttori all’interno dell’HNB e altri impiegati della Banca centrale. Sempre secondo il sito, uno dei più popolari in Croazia, si tratta del più grande affaire del sistema bancario croato, e pare che l’ultima parola spetterà alla Banca centrale europea (BCE) e all’Autorità bancaria europea (EBA), poiché “tutto fa pensare che siamo di fronte al reato di abuso di informazioni privilegiate”, assolutamente vietata dalla BCE.
L’opposizione parlamentare ha subito chiesto di fare luce sull’accaduto, mentre il presidente dei socialdemocratici (SDP), il polese Peđa Grbin, ha detto che il governatore Vujčić “deve dimettersi”.
In una nota della Banca centrale croata si legge che “il governatore e la sua vice non hanno commesso alcun reato”. Boris Vujčić, secondo il comunciato della HNB, “ha acquistato le azioni della Riječka banka e della Zagrebačka banka nel corso degli anni ’90,  quando ancora non ricopriva l’incarico di vicegovernatore e membro del Consiglio della HNB, però nel periodo quando la Legge sulla HNB non vietava né al governatore né ai membri del Consiglio di acquistare azioni delle banche sul cui operato vigila la HNB”. Vujčić, prosegue la nota, “ha venduto le azioni della Erste&Steiermärkische Bank d.d. (che nel frattempo ha acquistato la Riječka banka) e della Zagrebačka banka d.d. nel marzo del 2001, dunque un mese prima dell’entrata n vigore delle delle modifiche e integrazioni alla Legge sulla HNB”. Quindi, “il governatore non ha commesso alcun reato, vendendo le azioni prima che la nuova normativa, che proprio lui ha avviato, entrasse in vigore”.

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