Bourbon Rhode. Gli appelli a riprendere le ricerche

Oltre 40mila firme su Facebook per convincere le autorità della Martinica a non perdere la speranza di salvare i marinai del rimorchiatore scomparso il 26 settembre nell'Atlantico

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Bourbon Rhode. Gli appelli a riprendere le ricerche

Sono oltre 40mila i sebenzani e non solo che hanno firmato la petizione avviata su Facebook dai concittadini di Dino Miškić, il capitano del Bourbon Rhode, per convincere le autorità della Martinica (dipartimento d’oltremare francese) a riprendere le ricerche dei naufraghi del rimorchiatore. Anche il Sindacato croato dei marittimi (Sph) ha invitato a non perdere le speranze e a riesaminare la decisione di concludere le operazioni di salvataggio.
L’unità dell’armatrice francese Bourbon Offshore, ricorderemo, si è inabissata il 26 settembre scorso in seguito a un’avaria verificatasi a circa 2.000 miglia al largo delle coste della Martinica. Dei 14 marittimi imbarcati sul rimorchiatore solo tre sono stati finora tratti in salvo dai soccorritori. Dal 1.mo ottobre scorso nessun altro superstite è stato avvistato. L’equipaggio al comando di Mikšić era composto prevalentemente da ucraini, ma a bordo del rimorchiatore erano imbarcati pure un russo, un sudafricano e un filippino. Venerdì scorso il comando dell’unità di crisi del Centro operativo regionale di sorveglianza e salvataggio (Cross) della Martinica ha annunciato di aver dato disposizione di sospendere le ricerca. Nella missione di ricerca erano state coinvolte unità navali e aeree specializzate per questo genere di operazione, come pure tutte le navi mercantili di passaggio nell’area. Stando al Cross si sarebbe trattato della più vasta operazione di ricerca e salvataggio lanciata dalle autorità francesi negli ultimi due decenni. Nel corso dell’operazione i soccorritori hanno setacciato circa 110mila chilometri quadrati di oceano, ossia una superficie più grande quasi il doppio dell’intera Croazia.
Il premier Andrej Plenković ha espresso comprensione per i familiari di Dino Mikšić, che hanno rivolto un accorato appello alle autorità croate affinché facciano il possibile per far proseguire le ricerche. “Siamo in costante contatto con le autorità francesi. L’Ambasciata croata a Parigi ha chiesto è ottenuto ripetutamente informazioni relative a tutti gli elementi incorsi in seguito all’inabissamento della nave”, ha detto il capo del governo, confermando di essere stato informato in merito alla sospensione delle ricerche. Il premier ha fatto presente che nelle operazioni di salvataggio sono stati coinvolti sia la Marina militare francese sia l’Aeronautica militare degli Stati uniti. A sua volta, il ministro degli Affari esteri, Goran Grlić Radman, ha detto di essere fiducioso in merito alla possibilità che Dino Mikšić possa ancora essere vivo. “Sono state date indicazioni a tutte le unità mercantili e a tutti gli aerei di passaggio nella zona dell’avaria affinché tengano gli occhi aperti. Non tutte le possibilità sono state esaurite”, ha dichiarato il capo della Diplomazia croata.
Anche il Presidente della Repubblica di Croazia, Kolinda Grabar-Kitarović, ha scritto al suo omologo francese, Emmanuel Macron, sollecitandolo a riesaminare la decisione delle autorità della Martinica di sospendere le ricerche dei marinai della Bourbon Rhode.

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