Bimba di Fiume si taglia il dito con l’accetta. Pollice salvato da tre giovani medici

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Bimba di Fiume si taglia il dito con l’accetta. Pollice salvato da tre giovani medici

Gioca con un accetta, ma il divertimento si trasforma ben presto in tragedia. Un colpo secco, sbagliando la mira, e addio pollice della mano destra. Anzi, no. Il pollice è salvo grazie a tre giovani chirurghi del Centro clinico ospedaliero di Zagabria.
Tutto ha inizio una settimana fa nell’orto della 13.enne Iva, che ha preso l’accetta per tagliare un po’ di legna. Le grida di dolore della bambina hanno subito allarmato i genitori che hanno messo il pollice in un piccolo sacchetto e sono corsi al CCO di Fiume, dove è stato proposto di amputare definitivamente il dito. Ma mamma e papà hanno seguito il loro istinto, e sono tornati in macchina per correre a Zagabria. Al CCO della capitale sono stati accettati dal medico Nino Fuchs, che non ha avuto dubbi: “Lo riattacchiamo!”. Ha subito chiamato i colleghi specialisti in microchirurgia Mladen Duduković e Hrvoje Kisić. Due squadre sono entrate in sala operatoria con la piccola Iva e hanno lavorato per tutta la notte. Infine, l’operazione è stata dichiarata conclusa alle 5.30 del mattino.
Duduković ha spiegato che “la mano non consentirà alla fanciulla di suonare il piano, ma tutto il resto, come scrivere, potrà farlo. Bisogna ricordare che senza il pollice, le funzioni della mano sono ridotte del 45%”.
Un grande successo per i medici dell’Ospedale Rebro di Zagabria, tutti tra i 35 e i 40 anni d’età, l’unica équipe attualmente all’opera in Croazia, poiché l’altra che effettua interventi del genere non può entrare in sala operatoria all’Ospedale Dubrava di Zagabria, che è “occupata” dal coronavirus.

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