Barbana. Giostra dell’anello: tradizione più viva che mai

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Barbana. Giostra dell’anello: tradizione più viva che mai
Foto Ufficio della Presidenza della Repubblica di Croazia/ Dario Andrišek

Erik Žagrić in sella a Zvjezdan ha fatto propria la 49esima edizione della rinnovata Giostra dell’anello, culminata ieri pomeriggio a Barbana con la gara di 16 cavalieri. Nemmeno l’inclemente sole d’agosto ha fermato le migliaia di persone che si sono assiepate lungo i 150 metri del percorso coperto da cavalieri e cavalli in cerca di gloria. Ma prima della “singolar tenzone” è stata la volta dei discorsi di saluto, comunque molto stringati.
Aldo Osip, presidente della Società Giostra dell’anello, nel salutare tutti i presenti, tra cui pure Anton Kliman, inviato del presidente del Sabor Boris Jandroković e il sindaco di Signo (Sinj) Miro Bulj, città della nota Alka, ha ringraziato tutti coloro che hanno fatto la storia di questa manifestazione istituita nel lontano 1969 e rinnovata nell’Anni Ottanta del secolo scorso. “Grazie ai cavalieri di prima e quelli di oggi i quali hanno fatto sì che la Giostra sia ormai un marchio riuscito e un’attrazione turistica”, ha detto Osip.

Foto Ufficio della Presidenza della Repubblica di Croazia/ Dario Andrišek

Il sindaco del Comune di Barbana Dalibor Paus dal canto suo in un discorso con molte metafore ha paragonato la forza dei cavalli e dei cavalieri a quella degli antenati che hanno reso possibile tutto ciò. “La Giostra dell’anello è come la vita – ha detto – ogni passo da intraprendere è pieno di significati. Quello che abbiamo ricevuto in eredità dobbiamo conservare, ma non solo gli usi e le tradizioni. Anche la campagna che vendiamo facilmente e lavoriamo duramente”. A prendere poi la parola è stato il presidente della Regione istriana Boris Miletić. “Quest’evento è parte della nostra tradizione. Mi congratulo con coloro i quali hanno avuto l’idea di riprendere un’antica tradizione. Siamo fieri e teniamo alla nostra storia. Quello che mi rallegra è il fatto che tramandiamo le usanze ai giovani che ora si cimentano anche nella Robogiostra o nella Giostra dell’anello in moto. Dobbiamo salvaguardare queste tradizioni, e la corsa che ci apprestiamo a vivere è un simbolo della Regione”.
L’inviato del premier Andrej Plenković, il ministro del Turismo e dei media Tonči Glavina nel complimentarsi con gli organizzatori li ha invitati a raccontare questa storia anche in futuro. “Il turismo sono le impressioni, sono le storie che voi siete riusciti a tramandare nel migliore dei modi. Grazie al settore turistico viviamo meglio e dobbiamo fare il possibile per salvaguardare questo tipo di vita e queste destinazioni affinché le prossime generazioni vivano come noi adesso e anche meglio”.

Foto Ufficio della Presidenza della Repubblica di Croazia/ Dario Andrišek

L’ultimo a prendere la parola è stato il presidente della Repubblica Zoran Milanović, patrocinatore della Giostra dell’anello, che anche in quest’occasione ha tessuto le lodi all’Istria. “L’estate da noi inizia sempre con delle tensioni, poi ci sono le giornate dell’orgoglio e della gloria, e dopo Ferragosto arrivano le feste belle e tranquille in Istria. Qui non ci sono mai conflitti, non si celebrano né vittorie, né sconfitte, ma un modo di vivere e la vita. Non c’è di mezzo la politica. La gente in Istria ha resistito alle minacce, qui c’è un atteggiamento giusto verso le persone e verso il lavoro, una zona dove il valore viene riconosciuto. Su questo poggiano i 30 anni di successi dell’Istria”, ha dichiarato il presidente Milanović prima di aprire ufficialmente la gara.
Una gara che è stata ricca di emozioni, corredata da infilate pregevoli ma anche da cadute dei cavalieri e colpi finiti a vuoto. Erik Žagrić si è portato a casa oltre allo scudo e alla gloria anche un premio da 5mila euro destinato appunto al vincitore. Alla seconda partecipazione alla Giostra non ha nascosto la felicità per la vittoria.
“Non era facile, dovevo colpire nel centro per vincere. Alla fine ci sono riuscito, il premio per quasi due mesi di preparativi. Il cavallo è stato bravissimo. La festa di stasera? Sarà dura”, ha detto il cavaliere più giovane in gara.

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