Attacco a scuola. In cerca dei motivi del raptus omicida

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Attacco a scuola. In cerca dei motivi del raptus omicida
Un agente della Scientifica davanti alla scuola in cui si è consumata la tragedia. Foto Marko Lukunic/PIXSELL

La Croazia oggi, sabato 21 dicembre, osserva una giornata di lutto nazionale in seguito al tragico attacco avvenuto presso la scuola elementare “Prečko” di Zagabria, dove un giovane ha aggredito insegnanti e alunni causando la morte di un bambino di sette anni e ferendo altre cinque persone.

Durante la giornata di lutto, le bandiere della Repubblica di Croazia vengono esposte a mezz’asta su tutti gli edifici delle istituzioni statali, delle unità locali e regionali, nonché su quelli in cui si svolgono attività commerciali o professionali. Inoltre, non possono essere organizzati eventi di intrattenimento, e le emittenti televisive e radiofoniche devono adattare i loro programmi, privilegiando contenuti adeguati a commemorare questa giornata.

Una aggressione che sconvolge il Paese 

L’attacco è avvenuto ieri mattina poco prima delle 10, quando un diciannovenne, già in cura per disturbi psichiatrici presso la clinica di psichiatria Sveti Ivan di Jankomir, ha aggredito una maestra e diversi alunni. Nel tragico evento, un bambino di sette anni ha perso la vita, mentre tre ragazzini, la maestra e lo stesso aggressore sono rimasti feriti.

Dopo l’attacco, il giovane è fuggito in un vicino centro sanitario, dove si è autoinflitto ferite con un coltello. La polizia lo ha rapidamente rintracciato e arrestato. Attualmente si trova ricoverato presso l’ospedale “Sveti Duh” sotto sorveglianza.

In cerca dei motivi del raptus omicida

Le autorità stanno conducendo indagini approfondite per chiarire il movente e il contesto dell’episodio. Il capo della polizia di Zagabria, Marko Rašić, ha dichiarato che sono stati conclusi i rilievi sul luogo del crimine e che continuano le operazioni per raccogliere prove e testimonianze, inclusi colloqui con i genitori dell’aggressore e altre persone che potrebbero fornire informazioni utili.

Il capo della polizia nazionale, Nikola Milina, ha precisato che l’aggressore non era noto come autore di reati penali, sebbene vi fossero registrati due “eventi di sicurezza” a suo carico. È emerso che il giovane aveva frequentato in passato la scuola elementare “Prečko”, ma si attendono ulteriori verifiche per comprendere eventuali collegamenti con il crimine.

Appello per una scuola più sicura

In risposta alla tragedia, tre sindacati del settore dell’istruzione – il Sindacato degli insegnanti croati, il Sindacato Preporod e il Sindacato indipendente dei lavoratori delle scuole superiori croate – hanno annunciato una marcia silenziosa intitolata “Per una scuola sicura”, che si terrà lunedì 23 dicembre alle ore 18 nel centro di Zagabria.

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