
“Arianna a Nasso” all’“Ivan de Zajc” di Fiume. Il capolavoro metateatrale di Richard Strauss ha debuttato alla presenza del ministro della Cultura e dei media, Nina Obuljen-Koržinek, dei sovrintendenti di tutti i Teatri Nazionali Croati: Iva Hraste Sočo, Senka Bulić, Vicko Bilandžić e Vladimir Ham e di un pubblico numeroso. Sotto la direzione del Maestro Ville Matvejeff e nella regia di Marin Blažević l’opera è il progetto di congedo del sovrintendente Blažević del TNC “Ivan de Zajc”. La messinscena segna la fine del sul mandato (di direttore e sovrintendente) dalla durata di un decennio. A congedarsi dal pubblico è stato anche il Maestro Ville Matvejeff.
La vita è un mosaico
Dopo la rappresentazione dell’“Elettra” di Strauss e una serie di altri titoli d’opera che non sono stati mai proposti sul palco dell’Opera fiumana, e nemmeno a livello nazionale, “Arianna a Nasso” apre nuovi orizzonti di repertorio. L’opera “Ariadne auf Naxos”, composta nel 1917, su libretto di Hugo von Hofmannsthal, parla dell’esistenza nella sua complessità: è teatro che ragiona su sé stesso, è musica che con ironia si autocita in un gioco di infiniti rimandi, ma è anche un insegnamento sui sentimenti e sulla vita. La vita è in fondo come la musica di Strauss, un mosaico di presente e passato, un gioco di ricordi, un alternarsi di momenti seri e tragici con altri leggeri e divertenti. Insomma, come sosteneva Victor Hugo, “Ciò che non si può dire e ciò che non si può tacere, la musica lo esprime”.
L’“Arianna” di Strauss problematizza una sorta di maledizione dell’opera”, afferma il regista Marin Blažević. Dal punto di vista musicale “Arianna a Nasso” celebra la giocosità, la raffinatezza e la melodiosità.
Il cast
Il ruolo della protagonista è stato interpretato da Edit Haller, uno dei soprani più rispettati e ricercati della sua generazione, nota per la sua voce forte e frizzante e la straordinaria presenza scenica. Ad affiancarla sono stati il noto tenore messicano Luis Chapa, il soprano sloveno Nina Dominko, Michaela Selinger, Giorgio Surian/Robert Kolar, Jure Počaj, Aljaž Žgavc, Luka Ortar, Gregor Ravnik, Karla Mazzarolli, Stefany Findrik, Anamarija Knego, Sergej Kiselev/Matej Vovk e altri.
Sandra Dekanić firma i costumi, la scenografia e le luci sono di Alan Vukelić. Autrice della coreografia e dei movimenti scenici è Mila Čuljak. La regia, i costumi e la scenografia sono stati gentilmente concessi dall’Opera del Teatro nazionale sloveno di Lubiana.


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