Ancora un no: Čavajda farà l’aborto in Slovenia a spese dell’Hzzo

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Ancora un no: Čavajda farà l’aborto in Slovenia a spese dell’Hzzo

Ora è ufficiale: l’ospedale pediatrico “Petrova” ha respinto la richiesta d’interruzione della gravidanza di Mirela Čavajda. La donna, perciò, si recherà in Slovenia per sottoporsi ad aborto e le spese saranno coperte dall’Istituto croato per la salute pubblico (Hzzo).

Čavajda si è rivolta oggi all’ospedale pediatrico zagabrese in armonia con la decisione della Commissione di secondo grado del Centro clinico ospedaliero di Zagabria e la direttiva del ministro della Salute, Vili Beroš di ieri. I vertici della struttura ospedaliera, però, hanno reso noto che non sono in grado di offrire l’assistenza medica in armonia con la decisione della Commissione. Siccome la donna è alla 28.esima settimana di gestazione, ha deciso di rivolgersi all’ospedale di Lubiana. Ricorderemo che in occasione di una visita medica alla quale Čavajda si era sottoposta nell’aprile scorso, durante la 25.esima settimana di gestazione, aveva scoperto di portare in grembo una creatura affetta da un tumore progressivo al cervello.
Il ministro della Salute ha confermato che l’HZZO si accollerà le spese mediche che Čavajda affronterà in Slovenia, augurandole “tutto il meglio”. Alla domanda se in Croazia esiste almeno una struttura sanitaria che potrebbe effettuare l’intervento, come previsto dalla decisione di secondo grado della Commissione medica, Beroš ha risposto che, in base alle informazioni in suo possesso, “nemmeno un ospedale croato pratica il feticidio”.

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