Altri 7 casi in Croazia: il totale sale a 46

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Altri 7 casi in Croazia: il totale sale a 46

Nel corso della notte tra sabato e domenica i casi di coronavirus in Croazia sono saliti a 46. Infatti, sono sette i nuovi i casi accertati: cinque a Osijek e due a Zagabria.
Ma la situazione nel Paese non è ancora allarmante, come spiega la task force nazionale, però ancora una volta è stata sottolineata l’importanza di evitare troppi contatti ravvicinati e di rispettare le norme di igiene personale.
Autoisolamento: 18 persone sanzionate
Ma un capitolo a parte è stato dedicato alle persone a cui è stato decretato l’autoisolamento, poiché arrivati dalle zone europee dove si registrano focolai di coronavirus o che sono venuti a stretto contatto con le persone già contagiate. In questo senso la polizia ha effettuato nel corso della giornata di sabato 14 marzo 57 controlli e 18 persone sono state scoperte a non rispettare l’autoisolamento: “Saranno sanzionate”, ha dichiarato il responsabile della task force nazionale Davor Božinović. “In questo momento tutti i casi registrati in Croazia sono ‘importati’ o dovuti a contatti stretti con gli infettati, perciò è di vitale importanza che le persone che sono state costrette all’autoisolamento rispettino questa misura”, ha spiegato Alemka Martkotic dell’Ospedale per le malattie infettive Fran Mihaljevic di Zagabria. “In questo momento stiamo tenendo sotto controllo il virus, anche perché conosciamo chi ne è contagiato e da dove è venuto. Se le persone che dovrebbero stare in isolamento continuano a uscire fuori e a mischiarsi tra la gente, perderemo il controllo sulla propagazione del Covid-19”. Il ministro dell’Interno ha aggiunto che la polizia ha integrato un sistema informatico e ora può in ogni momento vedere i nominativi delle persone che sono in autoisolamento. “Anche se vi ferma una pattuglia ella Polstrada, digitando il nome dell’autista nel computer l’agente saprà subito se deve rispettare la misura di autoisolamento”, ha concluso Božinović.

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