All’ultima seduta della Consiglio della CAN di Capodistria, presenti pure i consiglieri comunali Ondina Gregorich Diabatè e Mario Steffè, è stato approvato all’unanimità il rendiconto finanziario per l’anno d’esercizio 2021. Alla riunione è stato aggiunto un ulteriore punto di dibattito, per avviare un chiarimento in merito alla denominazione geografica dell’area comprendente i quattro Comuni costieri, che il coordinamento dei sindaci propone venga designata come “Istria slovena”. Il presidente del Consiglio della CAN, Fulvio Richter ha rimarcato la posizione già espressa sulla denominazione che è di carattere puramente geografico e non ha nulla a che fare con il tema della regionalizzazione. Ha preso quindi la parola il consigliere Alberto Scheriani, presidente della CAN costiera, il quale ha rilevato che alla sessione del 28 febbraio scorso, l’Assemblea dell’Unione Italiana ha accolto la delibera relativa alla “Costituzione della Provincia autonoma a Statuto speciale dell’Istria nella Repubblica di Slovenia”, nonostante non fosse ancora all’odg di nessun organo competente nazionale. Ha rilevato che i materiali dei quali si è preso atto all’accoglimento della delibera, sono incongruenti in quanto mescolano la proposta di Decreto presentata dal coordinamento dei quattro sindaci dei Comuni costieri del 5 ottobre 2021, da inviare alla Commissione per la standardizzazione e alla Commissione ortografica dell’Accademia slovena delle arti e delle scienze (SAZU) con la costituzione delle Province e della conseguente regionalizzazione del Paese. Negli allegati di tale delibera, inoltre, sono stati inseriti in modo inappropriato e strumentale dei documenti della CAN di Capodistria e di quella Costiera, mai richiesti ufficialmente. In veste di presidente della CAN costiera, aveva inviato una lettera all’Assemblea dell’UI, mettendo in evidenza le incongruenze riscontrate, chiedendo il ritiro di questo argomento dall’ordine del giorno per discuterlo in un altro momento, alla sua presenza e con tutti i materiali completi presenti, ma senza successo. Scheriani ha rigettato l’accusa di “tentato sabotaggio”, che in quell’occasione il presidente dell’Unione Italiana Maurizio Tremul gli avrebbe rivolto, mentre la sua è stata soltanto una volontà di dialogo e apertura per distinguere le due cose e chiarire i fatti. La CAN di Capodistria ha stilato e approvato una delibera indirizzata al presidente dell’Assemblea dell’UI, Paolo Demarin, chiedendo di convocare un’Assemblea tematica aperta a tutti i soggetti interessati. A margine della seduta, Scheriani ha ribadito che la CAN ha sempre sostenuto l’istituzione di una Provincia autonoma a Statuto speciale denominata “Istria” che contempli il quadro dei diritti acquisiti dalla CNI, compresa la rappresentanza qualificata.
Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.