Allarme turismo: i tedeschi rimangono a casa

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Allarme turismo: i tedeschi rimangono a casa

Il turismo croato stenta a decollare e dopo l’iniziale ottimismo con la riapertura dei confini, gli operatori del settore hanno dovuto confrontarsi con un problema che contraddistinguerà questa estate. Stiamo parlando della paura dei vacanzieri di viaggiare all’estero. Un timore comprensibile, poiché, nessuno vuole ritrovarsi in un focolaio di coronavirus lontano dal proprio luogo di residenza. Inoltre, le autorità di moltissimi Paesi europei invitano con sempre maggiore frequenza i propri cittadini a trascorre le vacanze all’interno dei propri confini, non solo per evitare una seconda ondata del Covid-19, ma anche per rilanciare le economie nazionali.
Attualmente in Croazia si possono notare soprattutto automobili con targa slovena, Paese con cui la Croazia ha riaperto per prima i confini. Ma si tratta nella maggior parte dei casi di persone che dispongono di una casa vacanze sulla costa croata. Pochi giorni fa il ministro del Turismo, Gari Cappelli, aveva dichiarato che in Croazia il calo del movimento turistico dovrebbe essere del 70 per cento rispetto all’anno scorso, ma ora gli operatori del settore hanno abbassato ulteriormente questa asticella. Secondo loro, infatti, se si dovesse raggiungere il 25 per cento dell’andamento turistico del 2019 “sarebbe fantastico”.
Ma non arrivano buone notizie dal principale mercato turistico croato, ossia dalla Germania. Secondo le agenzie turistiche che operano in questo Paese, l’88 per cento delle prenotazioni fatte finora si riferiscono a località di villeggiatura all’interno dei confini tedeschi, soprattutto sul Mar Baltico. “Un dato che deve far preoccupare – spiega un operatore turistico al quotidiano Jutarnji list –. Evidentemente i tedeschi hanno ascoltato le raccomandazioni del loro governo a trascorrere le vacanze in Germania. Però, le loro capacità ricettive sono limitate e quando queste saranno esaurite, la loro attenzione sarà rivolta all’estero”.
Il booking non decolla
“Il booking non decolla, anzi in questo momento sul mercato tedesco è ancora superiore il numero di cancellazioni che di nuove prenotazioni”, spiega Veljko Ostojić, direttore dell’Associazione croata del turismo (HUT). Comunque, la situazione è praticamente identica in tutto il Mediterraneo, ad eccezione della Grecia che sta registrando risultati abbastanza buoni, anche se lontani anni luce dalle passate stagioni. A detta di Ostojić, oltre che dalla Germania e dall’Austria, nelle ultime settimane si nota una crescita dell’interesse per la nostra costa dai Paesi del Benelux. “Tutti questi mercati si stanno risvegliando dopo la grande paura, ma non bisogna aspettarci dei grandi movimenti. Noi in Croazia restiamo con i piedi per terra, consci del fatto che la situazione epidemiologica è buona e che ciò rappresenta un nostro grosso vantaggio, ma l’estate 2020 sarà diversa e porterà molto meno guadagno rispetto al passato”, ha concluso Ostojić.

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