Allarme cocaina in Croazia: è sempre più consumata

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Allarme cocaina in Croazia: è sempre più consumata
Foto Grgo Jelavic/PIXSELL

L’uso di cocaina in Croazia è aumentato di cinque volte dal 2011, rendendola la droga illegale più consumata dopo la cannabis. Questo trend rispecchia la situazione a livello europeo, dove per il sesto anno consecutivo sono state sequestrate quantità record di cocaina, superando persino i livelli degli Stati Uniti.

Secondo il progetto di ricerca scientifica “Abuso di sostanze stupefacenti tra la popolazione in Croazia 2023″la prevalenza maggiore del consumo di cocaina in Croazia è stata riscontrata tra i 25 e i 34 anni (4,6%), seguiti dalla fascia 35-44 anni (3,9%) e dai giovani tra i 15 e i 24 anni (3,6%). Tradizionalmente associata ai giovani adulti, la cocaina sta ora guadagnando popolarità anche tra le fasce d’età più avanzate, a causa della sua maggiore disponibilità e dei cambiamenti nelle norme sociali.

Il facile accesso alla cocaina solleva preoccupazioni soprattutto tra i giovani. Secondo l’”European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs” del 2019, la Croazia supera la media europea per consumo di droghe illegali tra gli studenti. Il 22% degli studenti tra i 15 e i 16 anni ha dichiarato di aver provato almeno una volta una sostanza psicoattiva.

“La maggiore disponibilità e purezza della cocaina sul mercato europeo ne hanno facilitato l’accesso, mentre i prezzi più bassi l’hanno resa più accessibile a una fascia più ampia di consumatori. Inoltre, i cambiamenti nei modelli sociali e culturali di consumo, come l’associazione della cocaina con la vita notturna e con alcuni ambienti professionali, potrebbero aver contribuito a questa crescita”, ha spiegato all’agenzia Hina Željko Petković dell’Ufficio per la lotta contro l’abuso di droghe.

Secondo il “Rapporto sulle persone in cura per abuso di sostanze psicoattive in Croazia”, il numero di individui trattati per dipendenza da cocaina è in leggero aumento, in linea con la tendenza europea. Nel 2023, la maggior parte dei pazienti era nella fascia 30-34 anni (46 persone), seguita dalle fasce 40-44 anni (42 persone) e 35-39 anni (40 persone).

Per quanto riguarda la dipendenza da cannabinoidi, il numero di persone in cura è variato nel tempo, con un calo nel 2020 e 2021, seguito da una lieve crescita nel 2022. Nel 2023, la maggior parte dei trattamenti ha riguardato la fascia 15-19 anni (144 persone), seguita dalla fascia 20-24 anni (109 persone) e 25-29 anni (107 persone). Sono stati registrati anche 13 casi tra minori di 15 anni. Il numero di trattamenti diminuisce con l’aumentare dell’età.

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