
Sono reperti romani di valore incommensurabile e sono stati esposti nella nicchia sul pianerottolo della scalinata che da Porta Ercole sale fino all’entrata della Comunità degli Italiani di Pola. È questo il frutto di una collaborazione del sodalizio polese col suo vicino di casa più prossimo: il Museo archeologico dell’Istria. Un paio d’anni fa, quando il Museo si accingeva a sgomberare il suo Lapidario in vista della vasta opera di recupero dello stabile, che è tuttora in corso, la direzione dell’ente aveva proposto di cedere al “Circolo”, senza compenso, alcuni reperti romani di grande pregio e quindi meritevoli di trovare una collocazione permanente all’1 di via Carrara. Un primo esperimento in questa direzione è andato subito in porto col posizionamento di una colonna sulla terrazza estiva del bar. Naturalmente, il dono è stato ben accetto e così i due vicini di casa sono passati a progettare una seconda esposizione, questa volta studiata con più maggiore cura e sotto la supervisione della Soprintendenza ai beni culturali.
Il servizio completo sulla Voce in edicola mercoledì, 8 gennaio
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