Adozioni in Zambia: «Falsi i documenti delle coppie croate»

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Adozioni in Zambia: «Falsi i documenti delle coppie croate»
I cittadini croati che volevano adottare i bambini in Congo

Il caso degli otto cittadini croati arrestati nel dicembre scorso in Zambia e rinviati a processo con l’accusa di traffico di esseri umani e falsificazione di documenti, ovvero di malversazioni all’atto dell’adozione di alcuni minori congolesi, è approdato al Comitato per le sparizioni forzate delle Nazioni Unite. “I bambini congolesi che avrebbero dovuto essere adottati da quattro coppie di cittadini croati dovranno essere rimpatriati”, ha dichiarato il segretario del Ministero degli esteri Dickson Matembo che ha guidato la delegazione dello Zambia comparsa oggi, mercoledì 23 marzo, dinanzi al Comitato per le sparizioni forzate dell’ONU. Quest’ultimo ha indagato sull’attuazione da parte dello Zambia delle disposizioni della Convenzione internazionale per la protezione di tutte le persone dalle sparizioni forzate. Il Comitato dell’ONU ha preso in esame il caso degli otto croati sospettati di traffico di minori. Cosa è scaturito dalle indagini sull’origine dell’adozione? I bambini sono stati sottratti alle loro famiglie o si trovavano negli orfanotrofi? Quali misure sono state adottate dallo Zambia per garantire che le adozioni non siano il risultato di sparizioni forzate? Queste le domande alle quali il Comitato delle Nazioni Unite ha voluto ottenere una risposta. Il segretario del Ministero degli Esteri dello Zambia Dickson Matembo, ha dichiarato che le quattro coppie di croati assieme ai bambini sono arrivati dal Congo nello Zambia dove la Polizia di frontiera zambiana ha verificato i loro documenti e contattato i colleghi congolesi. “I bambini in questione erano in un orfanotrofio. Non è la prima volta che il gruppo composto da cittadini croati varcava il confine assieme a dei bimbi – ha affermato il rappresentante zambiano -. In collaborazione con le autorità congolesi è stato accertato che la documentazione relativa all’adozione era contraffatta mentre il proprietario dell’orfanotrofio si è dato alla fuga e risulta latitante. Pertanto i bambini dovrebbero essere consegnati alle autorità congolesi.” Ricorderemo che gli otto cittadini croati erano stati arrestati agli inizi dello scorso dicembre all’aeroporto di Ndola, nello Zambia in quanto sospettati di traffico di esseri umani o meglio di essere in possesso di documenti di sospetta validità concernenti l’adozione di minori congolesi. Sono stati accusati di tentato traffico di esseri umani e contraffazione di documenti mentre le autorità dello Zambia si sono prese cura dei bambini che possiedono documenti croati. Quattro minori della Repubblica democratica del Congo sono assistiti dalle unità speciali per la protezione e la sicurezza dei bambini e si trovano in una località sconosciuta per motivi di sicurezza. È quanto riportato da un quotidiano zambiano.

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