Adozioni. Croati in Zambia, in campo governo e Presidente

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Adozioni. Croati in Zambia, in campo governo e Presidente
I cittadini croati che volevano adottare i bambini in Congo

I ministri e i segretari di Stato che si occupano del caso degli otto cittadini croati arrestati nel dicembre scorso in Zambia e rinviati a processo con l’accusa di traffico di esseri umani e falsificazione di documenti, ovvero di malversazioni all’atto dell’adozione di alcuni minori congolesi, hanno incontrato, alcuni giorni fa, nel Dicastero degli Affari esteri ed europei i loro familiari. Lo ha dichiarato il primo ministro Andrej Plenković affermando di non essere al corrente di nuovi sviluppi della vicenda. A sua volta il Presidente della Repubblica, Zoran Milanović, ha ammesso d’aver tentato d’aiutare i malcapitati attraverso alcuni suoi contatti, ma senza ottenere alcun risultato. “Lo avrei fatto anche in veste di privato cittadino”, ha detto l’inquilino del Pantovčak, ribadendo di ritenere che i cittadini croati arrestati nello Zambia non erano mossi da cattive intenzioni quando si sono recati in Africa.

Intanto dall’Africa è giunta la notizia che il giudice Yvonne Chembe, dell’Alta corte dello Zambia, ha deciso che il caso delle quattro coppie croate è di competenza del Tribunale in oggetto. Il quotidiano 24 sata, il primo a riportare la notizia non è stato però in grado d’indicare la data della prima udienza del nuovo processo. Il 6 febbraio scorso il Tribunale di Ndola aveva sospeso il procedimento nei confronti delle quattro coppie, ordinando loro d’abbandonare lo Zambia nell’arco delle successive 48 ore. Tuttavia, in seguito al ricorso presentato dalla Procura i medesimi sono stati nuovamente arrestati. Si ricorda che ai funzionari dell’Ambasciata croata in Sudafrica, incaricati di occuparsi della vicenda, le autorità del Paese africano non hanno consentito di vedere i minori oggetto del contenzioso (attualmente affidati all’assistenza sociale), nonostante i medesimi abbiano ottenuto il passaporto, ovvero la cittadinanza croata.

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