Adozioni. Colpo di scena, fermati di nuovo i 8 croati

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Adozioni. Colpo di scena, fermati di nuovo i 8 croati

Colpo di scena nella vicenda degli otto cittadini croati, ovvero delle quattro coppie che erano finite sotto processo nello Zambia per presunto traffico di esseri umani. Ieri, lunedì 6 febbraio, il Tribunale di Ndola aveva respinto l’atto d’accusa nei loro confronti e aveva dato loro 48 ore di tempo per lasciare il Paese. Oggi gli otto croati, che avevano cercato di adottare dei bambini nel Congo, si sono presentati all’aeroporto per imbarcarsi sull’aereo che avrebbe dovuto riportarli a casa. Hanno superato regolarmente il controllo dei passaporti, ma all’ultimo momento, prima di salire sul velivolo, sono stati fermati dai funzionari locali del servizio migrazioni. Sono stati riportati in carcere su disposizione della Procura con le stesse accuse di cui in pratica erano stati assolti per insufficienza di prove. Forse l’inghippo sta proprio qui: l’atto d’accusa non è stato di fatto rigettato dalle autorità giudiziarie dello Zambia, ma semplicemente ritirato perché non c’erano prove a sufficienza per suffragarlo. Che cosa è successo nel breve arco di 24 ore per far cambiare idea alle autorità locali? Evidentemente qualcosa non è andato per il verso giusto. La notizia è rimbalzata a Zagabria come un fulmine a ciel sereno. Al Ministero degli Esteri si sono detti scioccati di un fatto del genere e hanno attivato tutti i canali diplomatici per venire a capo della vicenda.

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