Adesione all’Ocse, la Croazia apre il proprio mercato immobiliare

0
Adesione all’Ocse, la Croazia apre il proprio mercato immobiliare
Costruzione di nuovi immobili a Pola. Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL

Nella seconda settimana lavorativa di quest’anno, il Parlamento croato esaminerà 11 punti all’ordine del giorno, tra cui le modifiche alla Legge sulla proprietà e altri diritti reali, che hanno già suscitato critiche da parte dell’opposizione. Tali modifiche saranno discusse dai deputati e sono state presentate dal governo per soddisfare i criteri richiesti per l’adesione della Croazia all’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse).

Le modifiche stabiliscono le condizioni secondo cui i cittadini e le persone giuridiche dei Paesi membri dell’Unione europea, dell’Ocse e di altri Stati potranno acquistare immobili in Croazia. In particolare, i cittadini e le persone giuridiche appartenenti allo Spazio economico europeo, ai Paesi membri dell’Ocse, ai Paesi aderenti al Codice per la liberalizzazione della circolazione dei capitali e al Codice per la liberalizzazione delle transazioni invisibili, saranno equiparati ai cittadini croati e agli altri cittadini degli Stati membri dell’Ue nell’acquisizione del diritto di proprietà immobiliare. Ciò significa che “non sarà più necessaria l’autorizzazione del ministro della Giustizia e dell’Amministrazione” per acquistare immobili in Croazia.

Il partito di opposizione Možemo ha criticato duramente questa proposta, accusando il governo di favorire l’acquisto di immobili da parte di stranieri a discapito dei cittadini croati. Secondo l’opposizione, tale normativa potrebbe rendere ancora più inaccessibile l’abitazione a prezzi accessibili per i cittadini croati, in particolare in un mercato immobiliare già molto teso.

Dal canto suo, il partito al governo, HDZ, ha difeso la proposta, sottolineando che si tratta di un passaggio necessario per l’adesione della Croazia all’Ocse e per allineare il quadro normativo croato agli standard internazionali.

Oltre alla Croazia, attualmente anche Bulgaria, Romania, Brasile, Argentina e Perù stanno negoziando l’adesione all’Ocse. Il ministero degli Esteri croato prevede che la parte tecnica del processo di adesione si concluderà entro dicembre 2025. Se gli obblighi richiesti saranno soddisfatti entro i tempi previsti, la Croazia potrebbe diventare ufficialmente membro dell’Ocse nell’estate del 2026.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display