Fianona (forse) verso l’addio al carbone

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Fianona (forse) verso l’addio al carbone

La centrale elettrica di Fianona potrebbe essere chiusa. Stando a quanto riportato dallo Jutarnjilist il governo croato ha intenzione di cessare le attività della centrale energetica alimentata a carbone fra il 2030 e il 2035, ossia parecchi anni prima del previsto. È stato il premier in persona, Andrej Plenković, a parlare di questa possibilità, al momento non ancora ufficiale, nel corso della conferenza di Glasgow COP26. Stando ai dati rilasciati dall’Agenzia energetica internazionale (IEA), il carbone alimenta circa il 40 p.c. del fabbisogno di energia elettrica, causando però anche il 46 p.c. del totale delle emissioni di gas serra. Per questo motivo a Glasgow si sta discutendo intensamente di un modo di procedere diverso, che dia risultati immediati ma anche duraturi, convinti dell’importanza di combattere il cambiamento climatico. La Croazia, se dovesse procedere come indicato da Plenković, si dimostrerà ancora una volta molto avanti sul fronte della tutela ambientale, considerando anche che un Paese come la Germania procederà alla totale indipendenza dal carbone come fonte di produzione dell’energia elettrica appena nel 2038. Per la Croazia lo stop all’uso del carbone non è però soltanto una questione ambientale, bensì anche economica, in quanto i costi di gestione delle centrali elettriche alimentate con questo combustibile sono esorbitanti, considerando sia l’elevata tassazione imposta dall’Unione europea sia la scarsa efficacia di questa tecnologia ormai obsoleta. In questo contesto, dunque, rinnovare prima significa sì anticipare un investimento, ma anche anticipare i ritorni economici che ne deriveranno.

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