Croazia. Autostrade «libere»: ecco tutti i dettagli

Il nuovo sistema di pedaggi sarà introdotto sulkle arterie croate verso la fine del 2024. Per la Ipsilon istriana mancano ancora 14 milioni di euro

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Croazia. Autostrade «libere»: ecco tutti i dettagli
L’autostrada Fiume-Zagabria attraversa il Gorski kotar. Foto Roni Brmalj

Il governo lo ha annunciato pochi giorni fa, ma ora vengono a galla anche i dettagli del nuovo sistema di pedaggi che sarà introdotto sulle autostrade croate verso la fine del 2024. La macchina operativa, in questo senso, è già stata messa in moto e al Ministero dei Trasporti è stato già deciso che il nuovo metodo di pagamento sarà implementato presso tutti e tre i concessionari, ossia Hrvatske autoceste (HAC), BINA Istra e Autostrada Zagabria-Macelj (AZM). In qeusta fase non è stato ancora precisato il metodo di finanziamento del nuovo sistema sulla Ipsilon istriana e sulla AZM.
Il progetto sarà finanziato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) con 65,9 milioni di euro, ma questi mezzi finanziari non saranno sufficienti nemmeno per tutti i lavori necessari sulle autostrade gestite dall’HAC. Perciò, si valuta che per la BINA Istra si dovrebbero stanziare ulteriori 14 milioni di euro, mentre per l’AZM altri 7 milioni. Perciò, bisogna capire in che modo saranno assicurati questi 21 milioni di euro mancanti.

Il concorso

Il progetto è stato affidato alle Autostrade croate, che nel corso del mese di febbraio dovrebbe bandire il concorso per la società che consegnerà, installerà e metterà in funzione il nuovo sistema. Le ricerche di mercato effettuate finora hanno dimostrato che in Europa esistono 12 aziende che potrebbero presentare la propria offerta. Data la sua complessità, il concorso potrebbe durare circa un anno, ma già adesso è noto che il pagamento dei pedaggi sarà effettuato tramite l’ENC ((l’equivalente croato del Telepass in uso lungo la rete autostradale italiana, ndr) e attraverso la lettura automatizzata delle targhe delle vetture. In base alla scelta che sarà fatta dall’automobilista, il sistema di videosorveglianza, oltre alla targa, dovrà offrire i dati sul colore del veicolo, la sua cilindrata, il profilo della vettura e la valutazione del tempo previsto per l’attraversamento di un determinato tratto, ossia delle singole postazioni di controllo. I sistemi di registrazione dell’ingresso delle vetture in autostrada non saranno posizionati nei luoghi dove oggi si trovano i caselli, bensì in determinati portali a qualche chilometro all’interno dell’arteria. In questo modo sarà consentito agli automobilisti di registrare il passaggio anche dopo aver percorso diversi chilometri all’interno dell’autostrada.
Nelle aree di servizio e in specifici punti sull’autostrada saranno posizionate le apparecchiature per la registrazione tramite le carte di credito o bancomat. Inoltre, i conducenti potranno effettuare la registrazione anche tramite un’app, un sito Internet e sui terminali POS, che si troveranno alle stazioni di revisione e nelle pompe di benzina, dove sarà possibile acquistare anche l’apparecchio ENC. Tutti coloro che sono già in suo possesso potranno sfruttarlo anche con il nuovo sistema, ma dovrà essere accoppiato a una sola targa e, quindi, il singolo apparecchio ECN non potrà più essere usato su diverse vetture com’è il caso attuale.

I controlli

I controlli sulle autostrade, invece, saranno affidati ai concessionari, che formeranno dei team mobili con il compito di fermare i furbetti, ossia gli automobilisti che cercheranno di percorrere l’autostrada senza pagare il pedaggio. I concessionari, in base alla nuova Legge sul pagamento dei pedaggi, molto probabilmente saranno autorizzati a fermare le vetture e far pagare i pedaggi. Ma se qualcuno riuscirà a farla franca e soprattutto se l’automobilista sarà un cittadino straniero che lascerà il territorio croato, i suoi dati saranno registrati e archiviati nel sistema e la prossima volta che entrerà su un’autostrada croata sarà fermato e multato.
Il nuovo sistema permetterà ai concessionari di formare diversi modelli tariffari. In questo senso, si prevede che sarà stabilito un prezzo per la guida nelle ore diurne e uno per quelle notturne. Il pedaggio sarà diversificato anche nella stagione invernale e in quella estiva, ma anche durante i giorni feriali e quelli festivi. Inoltre, i prezzi dovrebbe variare da Regione a Regione, ma ci saranno anche degli sconti per il tipo ecologico del veicolo. Comunque sia, i modelli tariffari saranno bilanciati in modo da essere favorevoli per gli automobilisti, ma avranno anche l’obiettivo di non mettere a rischio la sostenibilità finanziaria del gestore delle autostrade. Nei primi mesi dall’implementazione, il nuovo sistema sarà applicato assieme a quello attuale, dopodiché i contanti e la carte di credito e bancomat non saranno più un mezzo di pagamento sulle autostrade.

Il sondaggio: favorevoli

Nei mesi scorsi la società Autostrade croate (HAC) ha effettuato un sondaggio tra i suoi fruitori sull’uso delle autostrade, dell’apprecchio ENC ed è stato chiesto loro anche un parere sul nuovo sistema di pedaggio. Ebbene, il 56 per cento dei mille intervistati ha dichiarato di usare le autostrade “periodicamente”. Oltre la metà non usa l’ENC; soprattutto perché “non percorrono di frequente le autostrade”. Quasi il 70 per cento degli automobilisti coinvolti dal sondaggio ha detto di essere a conoscenza della futura implementazione del nuovo sistema di pedaggi, mentre il 50 p.c. preferirebbe pagare con la registrazione della targa, indipendentemente dal fatto se l’uso dell’ENC dovesse comportare uno sconto sul pedaggio. La maggior parte degli intervistati, infine, realizzerebbe la notifica nel sistema dei pedaggi autostradali nelle stazioni di revisione e attraverso il sito dell’HAC. (mb)

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