Variante Omicron, Oms: «Con Delta provoca tsunami di contagi»

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Variante Omicron, Oms: «Con Delta provoca tsunami di contagi»

La simultanea circolazione delle varianti Delta e Omicron sta creando uno “tsunami di contagi” covid. Lo ha sottolineato il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, riferendo nel corso di un briefing alla stampa che “Delta e Omicron sono ora minacce gemelle che fanno aumentare i contagi a livelli record e fanno impennare le ospedalizzazioni e i decessi”. Ghebreyesus si è detto “molto preoccupato” e ha nuovamente invitato le nazioni più ricche a condividere equamente i vaccini con quelle più povere.

“Il rischio complessivo legato alla nuova variante Omicron” del covid “rimane molto elevato. Evidenze consistenti mostrano che questa variante ha un vantaggio di crescita rispetto a Delta con un tempo di raddoppio” dei casi “di 2-3 giorni. Si osserva un rapido aumento dell’incidenza in un certo numero di Paesi, compresi quelli in cui Omicron è diventata la variante di Sars-CoV-2 dominante, come il Regno Unito e gli Stati Uniti”, ha rilevato l’Oms nell’aggiornamento epidemiologico settimanale.

“Un calo nell’incidenza dei casi è stata ora osservato in Sud Africa”, ha evidenziato iil report. “È probabile che il rapido tasso di crescita sia una combinazione dell’evasione immunitaria e dell’aumentata trasmissibilità intrinseca della variante di Omicron. I primi dati arrivati da Regno Unito, Sudafrica e Danimarca suggeriscono che c’è un rischio ridotto di ospedalizzazione per Omicron rispetto alla variante Delta, tuttavia – ha aggiunto l’Oms – sono necessari ulteriori dati per comprendere i marker clinici di gravità della malattia compreso l’uso di ossigeno, il ricorso a ventilazione meccanica e i decessi e capire in che modo la gravità può essere influenzata dalla vaccinazione o da una precedente infezione”.

Intanto il contagio continua a correre. “Nella settimana 20-26 dicembre, dopo un graduale aumento da ottobre, il numero globale di nuovi casi è cresciuto dell’11% rispetto alla settimana precedente, mentre i decessi sono rimasti stabili. Questo equivale a poco meno di 5 milioni di nuovi casi e oltre 44.000 morti”. Al 26 dicembre, sono stati registrati oltre 278 milioni di casi e poco meno di 5,4 milioni di morti nel mondo.

Fra i 5 Paesi con il maggior numero di nuovi casi segnalati c’è, questa settimana, anche l’Italia, con 257.579 nuovi contagi, +62%, insieme a Stati Uniti (1.185 653 nuovi casi settimanali, +34%), Gran Bretagna (611.864, +20%), Francia (504.642, +41%) e Germania (197.845, -30% rispetto alla settimana precedente).

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