Omicron, 212 casi in Ue: 9 in Italia, 3 in Croazia

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Omicron, 212 casi in Ue: 9 in Italia, 3 in Croazia

Sono 212 i contagi da variante Omicron nell’Unione europea/Spazio economico europeo (Ue/See). Rispetto a ieri, altri 30 casi confermati finora nell’area. Tutti i positivi per i quali sono disponibili informazioni presentano sintomi lievi o non ne presentano.

In totale, i positivi alla variante Omicron sono segnalati da 18 Paesi,. E’ quanto emerge dall’ultimo aggiornamento dell’Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, sulla nuova variante.

“Diversi Paesi dell’Ue/Spazio economico europeo – Belgio, Danimarca, Germania, Spagna – hanno rilevato anche casi” di variante Omicron “senza un legame epidemiologico con aree in cui è documentata o si presume ci sia una trasmissione comunitaria” del nuovo mutante. “Ciò indica che in questi Paesi potrebbe essere in corso una trasmissione comunitaria non rilevata” di Omicron. La Finlandia, altro elemento che emerge e che va in questa direzione, “ha segnalato casi con anamnesi che riportavano viaggi all’interno dell’Ue/See (Svezia)”.

Resta in ogni caso in questo momento maggioritaria la quota di contagi correlati a contatti che hanno fatto viaggi verso quelle aree che per prime hanno segnalato Omicron. “Sulla base di fonti disponibili pubblicamente e limitate – riferiscono gli esperti Ecdc – la maggior parte dei casi confermati ha un legame epidemiologico con persone che hanno una storia di viaggi in Paesi africani, o con alcuni di quelli che hanno preso voli in coincidenza in altre località tra l’Africa e l’Europa”.

Casi di Omicron sono stati rilevati in: Austria (11), Belgio (9), Repubblica Ceca (1), Danimarca (32), Finlandia (7), Francia (25), Germania (15), Grecia (1), Islanda (12), Irlanda (1), Italia (9), Paesi Bassi (18), Norvegia (19), Portogallo (34), Romania (2), Spagna (7), Svezia (7) e Lettonia (2), quest’ultima new entry fra i Paesi che hanno intercettato la variante. Nell’elenco non figura la Croazia, che oggi ha scoperto 3 casi.

Il tutto mentre, ricorda l’Ecdc, “sono attualmente in corso indagini su numerosi casi probabili in diversi Paesi”. Tutti i casi per i quali sono disponibili informazioni risultano asintomatici o lievi. Finora non sono stati segnalati decessi, conferma l’Ecdc pur precisando che “questi dati dovrebbero essere valutati con cautela in quanto il numero di casi confermati è troppo basso per capire se lo spettro clinico della malattia di Omicron differisce da quello delle varianti precedentemente rilevate”.

Fuori dell’Ue/See sono stati segnalati 693 casi di Omicron da 29 Paesi: Argentina, Australia, Botswana, Brasile, Canada, Cile, Hong Kong, Ghana, India, Israele, Giappone, Malesia, Maldive, Messico, Nepal, Nigeria, Arabia Saudita, Senegal, Singapore, Sudafrica, Corea del Sud, Sri Lanka, Svizzera, Tunisia, Emirati Arabi Uniti, Usa, Regno Unito, Zambia e Zimbabwe. Complessivamente, a livello globale ci sono stati 905 casi confermati, segnalati da 47 Paesi.

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