Ucraina-Russia, Putin in visita a Mariupol

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Ucraina-Russia, Putin in visita a Mariupol

Il presidente russo Vladimir Putin ha effettuato una visita di lavoro a Mariupol. Lo ha reso noto il servizio stampa del Cremlino, citato dall’agenzia russa Tass. Putin, che ha raggiunto la città in elicottero, ha ispezionato una serie di località della città e parlato con i residenti locali. Ha guidato un veicolo lungo le stradedi Mariupol, fermandosi in diverse località.

Durante il viaggio, il vice primo ministro russo Marat Khusnullin ha fatto una relazione dettagliata sui lavori di ricostruzione della città e della sua periferia. “In particolare, il rapporto ha riguardato la costruzione di nuovi quartieri residenziali, strutture sociali ed educative, infrastrutture di servizio e centri medici”, ha dichiarato il servizio stampa del Cremlino.

Putin ha parlato con i residenti del quartiere Nevskij e ha visitato un appartamento su invito di una famiglia che vi abita. È stata la prima visita in assoluto del presidente russo nel Donbass.

Il giorno prima Putin si era recato in Crimea per celebrare il nono anniversario dell’annessione della penisola ucraina, avvenuta nel 2014. Arrivato a sorpresa, il presidente russo ha visitato una scuola d’arte per bambini.

La visita è avvenuuta all’indomani del mandato di cattura della Corte Penale internazionale con l’accusa di aver deportato bambini ucraini in Russia. Mandato d’arresto anche contro la commissaria russa per i diritti dei bambini Maria Alekseyevna Lvova-Belova, in connessione con la guerra in Ucraina. I due mandati di arresto sono legati all’accusa di deportazione illegale di bambini ucraini in Russia. Secondo il presidente della Cpi, Piotr Hofmanski, vi sono ragionevoli motivi di ritenere che Putin e Lvova-Berova siano responsabili “del crimine di guerra di deportazione illegale di popolazione e di trasferimento illegale di popolazione dalle aree occupate dell’Ucraina alla Federazione Russa, a danno dei bambini ucraini”.

“Le decisioni della Corte Penale internazionale non hanno significato per il nostro paese, anche da un punto di vista legale”, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zacharovala quale ha ricordato che Mosca non ha aderito allo statuto di Roma del Cpi e quindi non ha nessun obbligo nei suoi confronti.

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