Ucraina, Mattarella: «Conseguenze guerra riguardano tutti»

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Ucraina, Mattarella: «Conseguenze guerra riguardano tutti»
Il Presidente Sergio Mattarella. Foto Quirinale.it

La guerra in Ucraina “non è un conflitto con effetti soltanto nel teatro bellico. Le conseguenze della guerra riguardano tutti. A cerchi concentrici le sofferenze si vanno allargando, colpendo altri popoli e nazioni”. Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del concerto offerto al Quirinale per la Festa del 2 giugno ai Capi missione accreditati in Italia. “Accanto alle vittime e alle devastazioni provocate sul terreno dello scontro, la rottura determinata nelle relazioni internazionali si riverbera sempre più sulla sicurezza alimentare di molti Paesi; sull’ambito della gestione delle normali relazioni, incluse quelle economiche e commerciali. Reca grave danno al perseguimento degli obiettivi legati all’emergenza climatica”, ha sottolineato.

“Un conflitto come quello in corso ha, inevitabilmente, effetti globali, intercetta e fa retrocedere il progresso della condizione dell’umanità. Ci interpella tutti. La comunità internazionale -ha aggiunto il capo dello Stato- vede pesantemente messi in discussione risultati faticosamente raggiunti negli ultimi decenni. Sembra l’avverarsi di scenari che vedono l’umanità protagonista della propria rovina”.

“Con lucidità e con coraggio occorre porre fine alla insensatezza della guerra e promuovere le ragioni della pace – ha quindi sottolineato Mattarella – L’incancrenirsi delle contrapposizioni conduce soltanto ad accrescere i serbatoi dell’odio, a negare le ragioni della libertà, della democrazia, della giustizia internazionale dei popoli, valori incompatibili con chi promuove conflitti”.

“Esistono per il genere umano, con la più grande evidenza, beni condivisi e gravi pericoli comuni -ha aggiunto il Capo dello Stato- che obbligano a superare ogni egoismo, ogni volontà di sopraffazione. Occorre ripristinare una rinnovata legalità internazionale”.

“L’Italia ha imboccato con determinazione la strada del multilateralismo, scegliendo di non avere Paesi nemici e lavorando intensamente per il consolidamento di una collettività internazionale consapevole dell’interdipendenza dei destini dei popoli, nel rispetto reciproco, per garantire universalmente pace, sviluppo, promozione dei diritti umani. Ci ha spinto e ci spinge il solenne impegno alla rinuncia della guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali”, ha affermato ancora Mattarella.

“Oggi, l’amara lezione dei conflitti del ventesimo secolo sembra dimenticata: l’aggressione all’Ucraina da parte della Federazione Russa, pone in discussione i fondamenti stessi della nostra società internazionale, a partire dalla coesistenza pacifica – ha detto ancora – . Trovarsi, nel continente europeo, nuovamente immersi in una guerra di stampo ottocentesco, che sta generando morte e distruzioni, richiama immediatamente alla responsabilità; e la Repubblica italiana è convintamente impegnata nella ricerca di vie di uscita dal conflitto che portino al ritiro delle truppe occupanti e alla ricostruzione dell’Ucraina”. Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del concerto offerto al Quirinale per la Festa del 2 giugno ai Capi missione accreditati in Italia.

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