Ucraina, Giornata dell’indipendenza. Zelensky: «Obiettivo era la pace, ora è la vittoria»

0
Ucraina, Giornata dell’indipendenza. Zelensky: «Obiettivo era la pace, ora è la vittoria»

(Adnkronos) – “Combatteremo fino alla fine”. Lo ha scandito il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio diffuso in occasione della Festa dell’Indipendenza dell’Ucraina. “Ogni giorno c’è un nuovo motivo per non arrendersi. Qual è per noi la fine della guerra? Si diceva: la pace. Ora diciamo: la vittoria”, ha affermato Zelensky, sottolineando che “alzeremo le mani solo una volta, quando celebreremo la nostra vittoria”.

Il leader ucraino ha quindi sottolineato che l’obiettivo è ripristinare il controllo su tutte le 25 regioni del Paese “senza concessioni o compromessi” perché “non commerciamo le nostre terre e la nostra gente”.

“Il Donbass è Ucraina. E vi faremo ritorno, qualunque sia il percorso. La Crimea è Ucraina. E vi faremo ritorno. Qualunque sia il percorso. Non volete che i vostri soldati muoiano? Liberate le nostre terre. Non volete che le vostri madri piangano? Liberate le nostre terre. Queste sono le nostre condizioni semplici e chiare”.

Il Papa: «La guerra è una pazzia, fermatevi»

“Rinnovo l’invito a porre fine alla guerra. Che si intraprendano passi concreti per mettere fine alla guerra e scongiurare il rischio di un disastro nucleare a Zaporizhzhia. E penso ai prigionieri soprattutto quelli che si trovano in condizioni fragili, e chiedo alle autorità responsabili di adoperarsi per la loro liberazione”. Lo ha detto Papa Francesco al termine dell’Udienza generale in Aula Paolo VI affrontando ancora il tema della guerra.

“Oggi pensiamo in modo speciale perché sono sei mesi dall’inizio della guerra in Ucraina – ha evidenziato il Pontefice – Ucraina e Russia , entrambe i paesi ho consacrato all’immacolato Cuore di Maria che lei Madre che vede tutto, veda l’Ucraina, veda la Russia e ci porti la pace abbiamo bisogno di pace”.

“Penso ai bambini, tanti morti, poi tanti rifugiati, qui ce ne sono tanti. – prosegue Papa Francesco – Tanti feriti. Tanti bambini ucraini e russi sono diventati orfani, hanno perso il papà o la mamma siano russi, siano ucraini. Penso a tanta crudeltà, a tanti innocenti che stanno pagando la pazzia, la pazzia, la pazzia di tutte le parti, perché la guerra è una pazzia. E nessuno in guerra non può dire ‘io no, non sono pazzo’. La pazzia della guerra”.

“Penso alla povera ragazza volata in aria per una bomba sotto il sedile della macchina a Mosca, – continua Papa Francesco facendo riferimento alla morte di Darya Dugina in un attentato a Mosca – gli innocenti pagano la guerra, gli innocenti! Pensiamo a questa realtà e diciamoci l’un l’altro la guerra è una pazzia. E coloro che guadagnano con la guerra, con il commercio delle armi, sono dei delinquenti che ammazzano l’umanità”.

“E pensiamo ad altri Paesi che sono in guerra da tempo, la Siria o lo Yemen dove tanti bambini patiscono la fame, e pensiamo ai Rohingya, ingiustamente cacciati dalla loro terra. Abbiamo bisogno di pace”, ha concluso Papa Francesco.

Mattarella: «Brutale aggressione, resistenza legittima»

“Nella ricorrenza della Festa Nazionale, desidero rinnovare, in quest’ora così drammatica, a lei e a tutti i suoi concittadini l’espressione più convinta di solidarietà, vicinanza e sostegno della Repubblica Italiana all’Ucraina, impegnata a fronteggiare la brutale e ingiustificata aggressione operata da parte della Federazione Russa, contro la quale legittimamente resiste”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky.

“L’Italia sostiene fermamente l’integrità territoriale, la sovranità, l’indipendenza e la libertà del suo Paese, e ribadisce il suo impegno ad assistere il popolo ucraino anche sotto il profilo umanitario e della ricostruzione” scrive Mattarella.

“Va affermata ancora una volta la necessità di una immediata cessazione delle ostilità per l’avvio di un processo negoziale in vista di una soluzione pacifica, giusta, equa e sostenibile per l’Ucraina. Auspico che le già intense relazioni tra Kiev e Roma possano trovare ulteriore slancio in tutti i settori di mutuo interesse, grazie anche al contributo di una comunità ucraina in Italia integrata e attiva” afferma il capo dello Stato.

“Il cammino dell’Ucraina verso la piena integrazione nella famiglia europea rappresenta il rafforzamento di una cornice di fondamentale rilevanza. L’Italia continuerà a contribuire a tale processo, sostenendo gli sforzi verso il raggiungimento di tale traguardo. Con sentimenti di sincera amicizia, rinnovo fervidi auguri di pace, sicurezza e benessere per la sua persona e per tutto il popolo ucraino” conclude il presidente della Repubblica.

Il messaggio di Draghi

“Caro Presidente Zelensky, Cari cittadini ucraini, Vi faccio i miei più sentiti auguri per la vostra Festa nazionale” le parole del premier Mario Draghi in un videomessaggio in occasione della Festa nazionale dell’Ucraina. “L’amicizia tra Italia e Ucraina è forte e si è rafforzata ulteriormente dopo la brutale invasione da parte della Russia. Il vostro coraggio, il vostro desiderio di vivere in un Paese libero e sovrano, il vostro attaccamento ai valori europei sono fonte di ispirazione per tutti noi”.

“L’Italia è vicina al vostro popolo, alle famiglie delle vittime, ai milioni costretti a fuggire. Dall’inizio del conflitto, gli italiani hanno accolto migliaia di vostri concittadini nelle proprie case, con calore, affetto, generosità. Il nostro Governo vi ha fornito e continuerà a fornirvi sostegno politico, finanziario, militare e umanitario. Vogliamo aiutarvi a difendervi, a raggiungere una pace duratura, nei termini che riterrete accettabili”.

“Ringrazio le Autorità ucraine per aver contribuito a trovare una soluzione per sbloccare le esportazioni di grano dai porti del Mar Nero. L’accordo raggiunto è un primo, importante passo per garantire la sicurezza alimentare mondiale. Come ho detto durante la mia visita a Kiev, ricostruiremo tutto, insieme. Continueremo a essere al vostro fianco in questo cammino. Auguro a tutti voi, una buona Festa nazionale” conclude il premier.

 

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display