
(Adnkronos) –
L’Ucraina dice sì alla proposta degli Stati Uniti per una tregua di 30 giorni nella guerra con la Russia, come ha reso noto il dipartimento di Stato americano al termine dei colloqui di Gedda, in Arabia Saudita. Gli Usa, inoltre, ripristineranno l’invio di aiuti militari a Kiev e riattiveranno la condivisione di informazioni di intelligence. Stati Uniti e Ucraina hanno fatto “un passo positivo” ai colloqui di oggi a Gedda, ora gli americani “porteranno questa offerta” ai russi e “la palla è nelle loro mani”, ha detto il segretario di Stato americano Marco Rubio in una breve dichiarazione alla fine dei negoziati.
“Io spero che i russi dicano sì” all’offerta di tregua di 30 giorni che gli ucraini hanno accettato, “se lo fanno, penso che avremo fatto un grande progresso. Se dicono no, allora sfortunatamente sapremo chi ostacola la pace”, ha aggiunto Rubio, sottolineando che “l’Ucraina è pronta a smettere di sparare e a iniziare a parlare e adesso sta a loro (ai russi) dire sì o no”. “Offriremo loro questo – ha aggiunto – questo è quello che c’è sul tavolo”.
L’Ucraina “ha fatto passi e proposte concreti, è pronta per la pace” e ha dimostrato in modo “molto chiaro” che “condivide la visione del presidente Trump per la pace”, ha detto il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Mike Waltz, anticipando che nei prossimi giorni parlerà con le controparti russe. Rubio informerà i colleghi del G7 alla riunione che si apre il 12 marzo in Canada.
Stati Uniti e Ucraina hanno diffuso una dichiarazione congiunta in cui Kiev accoglie la proposta americana per una tregua di 30 giorni nella guerra con la Russia e Washington accetta di sollevare le restrizioni sugli aiuti militari e la condivisione di intelligence con Kiev. Le due parti hanno anche concordato di concludere “il prima possibile” un accordo sullo sfruttamento delle risorse minerarie ucraine.
I presidenti di Ucraina e Stati Uniti, si legge nella dichiarazione congiunta, hanno concordato di “concludere al più presto possibile” un accordo complessivo “per sviluppare le risorse minerali critiche ucraine per espandere l’economia ucraina, compensare il costo dell’assistenza americana e garantire la prosperità e la sicurezza a lungo termine dell’Ucraina”.
“Oggi, nei colloqui, c’è stata una proposta da parte americana per compiere subito il primo passo e provare a stabilire un cessate il fuoco completo per 30 giorni, non solo per quanto riguarda missili, droni e bombe e non solo nel Mar Nero, ma anche lungo l’intera linea del fronte”, dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “L’Ucraina accetta questa proposta, la consideriamo positiva, siamo pronti a fare un passo del genere. Gli Stati Uniti d’America devono convincere la Russia a farlo. Noi siamo d’accordo e se i russi sono d’accordo” la tregua “funzionerà”.
“Un dato importanti nei colloqui odierni è la disponibilità dell’America a riprendere l’assistenza alla difesa all’Ucraina, inclusa l’intelligence. L’Ucraina è pronta per la pace. La Russia deve mostrare la sua prontezza a porre fine alla guerra o a continuarla. È il momento della piena verità”.
Il Cremlino non conferma né smentisce le notizie sul possibile arrivo giovedì a Mosca dell’inviato di Trump, Steve Witkoff, ma sottolinea che gli Stati Uniti in qualche modo informeranno Mosca dopo i colloqui odierni in Arabia Saudita con la delegazione ucraina. “Ovviamente, dal momento che sono il Paese che prende l’iniziativa di cercare una soluzione pacifica sull’Ucraina, gli Stati Uniti informeranno la parte russa sugli esiti dei colloqui con gli ucraini a Gedda”, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in dichiarazioni riportate dall’agenzia russa Tass. E ha aggiunto: “Quando e come gli americani lo faranno, ve lo faremo sapere”.
Ci saranno anche colloqui di alto livello fra Stati Uniti e Russia nei prossimi giorni in Arabia Saudita, ha reso noto Cnn citando fonti informate che non hanno precisato altro. Gli incontri saranno separati da quelli fra le delegazioni di Stati Uniti e Ucraina in programma domani a Gedda.
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